La prima relazione all’Assemblea plenaria della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Cep), che si è aperta ieri, è stata tenuta dal card. Tarcisio Bertone sul tema “Coscienza ecclesiale e capacità evangelizzatrice nelle Chiese giovani”. “Le Chiese giovani con i loro problemi e i loro difetti – ha evidenziato il cardinale - ma con le loro risorse di vocazioni sacerdotali e religiose e di entusiastica adesione al Vangelo, sono diventate soggetti di missione per le vecchie Chiese, soprattutto europee, in un interscambio di persone e di opere da un continente all’altro".
Testimonianza, annuncio, catechesi, apostolato, inculturazione
Accennano quindi al lavoro di inchiesta fatto dalla Cep in vista dell’Assemblea plenaria,
che ha interessato 1.120 soggetti missionari, ha proseguito: "Riguardo alla coscienza
ecclesiale e alla capacità evangelizzatrice, le 262 circoscrizioni prese in considerazione
dall’inchiesta hanno evidenziato nel decreto Ad gentes le idee-motrici sintetizzate
in sei parole chiave: missione, testimonianza, annuncio, catechesi, apostolato, inculturazione".
Coniugare l’annuncio con una comunicazione convincente e con una vita santa
Parlando della capacità di evangelizzare, il card. Bertone ha indicato una serie di
elementi da considerare centrali: l’affermazione del primato di Dio, l’entusiasmo
di far conoscere Cristo, il coraggio di dare testimonianza, l’opzione per i poveri,
il dialogo, il rendere visibile la Chiesa nella promozione umana, il vivere il senso
autentico della comunità, il buon rapporto tra Chiesa e Stato, la progettazione della
formazione alla missione, la collegialità episcopale, la prevalenza del clero autoctono,
il senso del dovere di evangelizzare, la collaborazione con le Pontificie Opere Missionarie,
l’appartenenza alla Chiesa locale. "Dobbiamo coniugare l’annuncio con una comunicazione
accessibile e convincente e con una vita santa, ma nello stesso tempo con la piena
condivisione della vita di coloro a cui annunciamo" ha detto nella conclusione il
card. Bertone.
Le attività caritative attirano il maggior numero di persone a Cristo
Nel suo intervento nel corso dell'Assemblea, il card, Peter Turkson ha affermato che
le giovani Chiese oggi, nella loro vita e nell’opera di annuncio del Vangelo, incontrano
fattori che indeboliscono l’evangelizzazione, derivanti, a seconda dei contesti, dallo
Stato, dalla società, dalle cultura. “Appare chiaramente – ha sottolineato il presidente
del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace - che la crescita numerica impressionante”
di queste Chiese, “è accompagnata da un aggravamento dell’instabilità nella maggior
parte di questi territori”. Esistono però alcuni elementi e campi che potenziano l’opera
di evangelizzazione, come la formazione dei laici e il processo di "inculturazione
vera ed equilibrata del Vangelo". Inoltre, tra le attività delle Chiese che attirano
il maggior numero di persone a Cristo, è al primo posto l’attività caritativa. D’altro
canto, ha osservato il card. Turkson, ci si confronta con “i gruppi neo-pentecostali
che presentano un Vangelo fatto di prosperità materiale, prestigio, salute”.
Le Chiese giovani oggi inviano sacerdoti e religiosi nelle Chiese occidentali
“Oggi le giovani Chiese contribuiscono alla missione universale della Chiesa - ha
proseguito il cardinale - inviando preti diocesani e religiosi nelle Chiese che ne
hanno bisogno”, come in Europa e in America. Accanto a questo slancio, si prospetta
quella che da alcuni osservatori è stata definita “Chiesa migrante”, nell’alveo del
fenomeno migratorio che ha assunto una dimensione planetaria. Il card. Turkson ha
posto al dibattito assembleare due questioni: come e se è possibile aiutare a stabilizzare
la situazione delle società e delle comunità locali, in modo da rallentare i flussi
migratori; e come può la presenza dei rifugiati in Europa condurre la Chiesa a riscoprire
la sua voce profetica. (P.A.- C.E.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |