Terza udienza per il processo sul caso “Vatileaks”, che ha visto da parte del Tribunale l’ammissione di tutti i testimoni richiesti dalle difese. Tra gli altri, figurano il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, e l'ex direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli. In una nota, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha ribadito che sussistono tutte le garanzie per un processo giusto e serio, condotto nella massima trasparenza. Il servizio dell’inviato, Massimiliano Menichetti:
Rinvio processo a data da destinarsi
Si è chiusa con un rinvio a data da destinarsi, per
consentire le perizie tecniche richieste dalla parti, la terza udienza del processo
in Vaticano per appropriazione e divulgazione illecita di documenti riservati (Nota
della Sala Stampa vaticana). I cinque imputati mons. Angel Lucio Vallejo Balda,
Francesca Immacolata Chaouqui, Nicola Maio e i due giornalisti Emiliano Fittipaldi
e Gianluigi Nuzzi, tramite i loro legali hanno presentato richieste e sollevato eccezioni.
Respinta eccezione per carenza di giurisdizione
Respinta quella di Francesca Chaouqui che mirava in
sostanza a non riconoscere al Tribunale vaticano la possibilità di giudicarla per
“carenza di giurisdizione”. Secondo l’avvocato di parte infatti gli illeciti contestati
sarebbero avvenuti in Italia; il difensore ha anche ricordato lo status di rifugiato
politico invocato proprio dalla Chaouqui all’inizio della vicenda giudiziaria. Per
il Tribunale invece in base alle leggi vigenti non c’è alcun difetto di competenza,
anche in ragione del fatto che il reato si considera commesso nello Stato se è “avvenuto
in tutto o in parte in Vaticano”. Anche il fatto che mons. Vallejo sia un pubblico
ufficiale comporta “l’attrazione del reato in Vaticano”. I giudici hanno anche rilevato
che “c’è un’intrinseca contraddizione” nell’invocare “lo status di rifugiato” e “chiedere
il difetto di giurisdizione”.
Ammessi 12 testimoni tra cui il card. Parolin
I magistrati hanno poi ammesso tutti i dodici testimoni
richiesti dagli imputati. In aula per Francesca Immacolata Chaouqui ci saranno tra
gli altri il cardinale Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin - per altro parte
lesa per la Santa Sede - il cardinale Santos Abril y Castelló, l’Elemosiniere del
Papa, mons. Konrad Krajewski. Tutti sono chiamati a delineare - ha spiegato la difesa
- professionalità e generosità dell’imputata a fronte di un’immagine ad oggi distorta.
Inammissibile richiesta di perizia psicologica
Respinta come “inammissibile” la richiesta dei legali
di mons. Vallejo di una perizia psicologica perché secondo il promotore di giustizia
tale esame non determina “l’incapacità d’intendere e di volere”, ma solo un eventuale
condizionamento del comportamento che potrà eventualmente essere accertato durante
il processo. Ammessa invece una perizia psichiatrica già in possesso dello stesso
prelato che sarà reperita dalla gendarmeria nel suo appartamento. Mons. Vallejo ha
chiesto ed ottenuto l’acquisizione di una serie di documenti come la certificazione
del suo stato di servizio.
Perizie su tabulati, telefoni e computer
Il segretario di mons. Vallejo, Nicola Maio, si è
assicurato che venissero acquisiti i documenti comprovanti tempi e incarichi di quando lavorava per la Cosea e ha chiesto la testimonianza di mons. Alfredo Abbondi, della Prefettura degli
Affari Economici, teste anche dell’Ufficio del promotore di giustizia. Il Tribunale
ha accolto anche tutte le richieste di perizia informatica come quella sui tabulati
telefonici, sul telefono di Maio e sul computer di mons. Vallejo Balda per le ricostruzioni
dei messaggi ed email tra quest’ultimo, Chaouqui
e Maio. Disposta un’udienza a porte chiuse dove verrà valutata l’acquisizione del
materiale “pertinente”.
Nessun testimone per Fittipaldi, Nuzzi chiama Mieli
Accolti anche i testimoni di Nuzzi tra cui il direttore Paolo Mieli e il giornalista Paolo Mondani. Nessun teste
per Fittipaldi che invece ha avuto il via libera
alla ricezione di tre articoli pubblicati nel 2014, per mostrare che l’attività di
giornalismo investigativo era antecedente ai fatti che oggi gli vengono imputati.
Richiesta analoga anche dalla Chaouqui per
un’intervista al faccendiere Luigi Bisignani
e tre articoli datati 2014.
All the contents on this site are copyrighted ©. |