2015-12-15 08:28:00

"Giubileo per i romani" in aiuto a pellegrini e cittadini nel disagio


Oltre 40 associazioni riunite nel coordinamento “Giubileo per i romani”, per offrire sostegno e servizi a cittadini e pellegrini durante l’anno Santo dedicato alla Misericordia. Il progetto è stato presentato ieri  a Roma, presso la sede del Cesv. Servizio di Elvira Ragosta:

Quarantadue associazioni laiche e religiose insieme a sostegno delle realtà disagiate della capitale e delle periferie in occasione dell’Anno Santo. È la risposta del Terzo settore all’appello alla Misericordia, il tema scelto da Papa Francesco per il Giubileo straordinario. Il coordinamento ”Giubileo per i Romani” potenzierà i 42 presìdi in cui le associazioni operano già, nei settori della povertà sociale, culturale e ambientale. Ogni presidio sarà una “Porta Sociale” e nuove porte saranno aperte per accogliere e sostenere persone in difficoltà. Gianni Palumbo, portavoce del Forum Terzo settore Lazio:

R. - L’obiettivo primario è quello di accendere una luce su molti problemi sociali che esistono nella città, in maniera che poi le istituzioni, la parte politica, siano in grado di intervenire. Noi stessi apriamo presìdi municipali in sedi nostre per poter andare incontro alle esigenze soprattutto delle periferie, delle fasce deboli, delle marginalità. E poi vogliamo trasferire, come Forum del Terzo settore, anche queste esperienze all’interno del progetto che sta sviluppando il Comune di Roma, e di cui siamo partner, per creare nuovi servizi e nuove attività innovative: farle entrare anche all’interno del piano sociale e regionale come esperienze che si stanno sviluppando e che possono essere divulgate anche nelle altre realtà della regione.

D.  – Quanto è difficile questo lavoro?

R. – Purtroppo è molto difficile perché intanto le persone che hanno bisogno spesso non sanno dove andare, a chi chiedere, come avere aiuto. Molti si vergognano. Quindi  bisogna fare azioni in profondità per aiutare anche senza essere invadenti. Però poi bisogna che le istituzioni facciano attività che siano permanenti perché intervenire per il Giubileo va benissimo, lo facciamo e siamo felici, però le cose devono proseguire perché le persone continuano ad esistere, la fame continua ad esserci, la povertà continua ad esserci.

Tanti i volontari impegnati in quest’azione come sottolinea il portavoce del Cesv, Massimiliano Trulli:

R. - Tre, quattrocento i volontari già attivi in queste realtà. Come Centro di servizio al volontariato-Cesv abbiamo un servizio 'trova volontariato', che serve proprio ad alimentare questo settore con nuovi volontari, cittadini che si rivolgono a noi per essere orientati a realtà dove fare volontariato. Inoltre, a metà gennaio partiranno i volontari del servizio civile del bando straordinario per il Giubileo, che solamente nei progetti di Cesv sono una sessantina. Infine, punteremo molto sui volontari immigrati. Ci sono tantissime associazioni di volontariato delle comunità immigrate che vogliono dare il loro tempo e le loro competenze per la città di Roma e potranno fare un lavoro molto utile nella mediazione linguistica e culturale, ad esempio con i pellegrini che vengono da altri Paesi.

Una rete di servizi che non si esaurirà con la fine del Giubileo, ma vuole diventare elemento strutturato anche per il futuro. La prima Porta Sociale sarà aperta il 22 dicembre nel carcere di Rebibbia, come spiega Laura Braghetti, dell’associazione “Pronto intervento disagio”:

La “Porta Sociale” vuol dire far uscire una persona che sta scontando la pena, che lavora nella società e svolge anche attività di volontariato e pertanto verrà accompagnata in questa sua giornata, il 22 dicembre, simbolica, verso il lavoro, verso il volontariato.








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