2015-12-16 14:30:00

Arriva nei cinema "Star Wars 7" di J. J. Abrams


Da oggi sugli schermi italiani e di molti Paesi europei l'attesissimo "Star Wars-Il risveglio della Forza", settimo capitolo della famosa saga fantascientifica che inizia così una nuova trilogia. Vecchi e nuovi personaggi, suddivisi tra chi segue il male e chi aderisce al bene, impugnano nuovamente le armi e solcano le galassie. In gioco anche questa volta c'è la difesa del valore della libertà e della fratellanza. Il servizio di Luca Pellegrini:

Trentotto anni sono passati dal primo episodio, poi divenuto il quarto, di "Guerre stellari". Trentotto anni in cui un paio di generazioni si sono succedute e sono diventati adulti, e a loro volta mamme e papà, quei ragazzini e ragazzine d'allora, accorsi nei cinema e travolti nel loro immaginario dalle avventure galattiche di Luke Skywalker, la principessa Leila, il generoso contrabbandiere Han Solo, il cattivo e ansimante Darth Vader, il peloso Chewbecca, i cavalieri Jedi, i droidi fedeli, imperatori ed eserciti e una miriade di buoni, cattivi e creature d'ogni tipo. Tra prequel e la gloriosa trilogia, fino all'attuale "Il risveglio della forza" - il film certamente più atteso, e fino ad oggi segreto, dell'attuale stagione cinematografica - sette sono stati i capitoli della saga, distesi in una dimensione senza tempo e nello spazio infinito, palcoscenico offerto da una miriade di mondi, raggiunti per lo più alla velocità della luce e attorno ai quali si combattono poderose guerre per difendere la libertà della luminosa repubblica dall'oscuro dispotismo dell'impero. Il tempo, nella saga, sembra immutabile, però, perché sono i temi della nostra esistenza, ben seminati, che non mutano. Così come gli ambienti, quegli scenari meravigliosi di deserti aridi sui quali tramonta un sole pallido, foreste rigogliose e misteriose, ardite architetture e ingegnosi macchinari. Questa volta le novità sono state volutamente ridotte al minimo: le armi, le navi spaziali, gli interni, le divise e la suddivisione dei ruoli sono sempre quelli. Sono, invece, invecchiati i protagonisti di allora, richiamati in servizio dal regista J. J. Abrams per solleticare la curiosità soprattutto degli adulti di oggi, che scrutano i capelli bianchi e il segno dell'età apparsi sugli eroi e le eroine d'allora. Tutto, in quest'ultimo episodio, è una continua evocazione dei precedenti. "Guerre stellari", nella sua semplicità drammatica e nel suo schematismo, è stato un marchio di enorme successo e troppo rischioso sarebbe stato imprimere novità che ai più sarebbero apparse incomprensibili, se non addirittura un tradimento vero e proprio.

In quel futuro che è "tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..." - che è il famosissimo incipit - il film ci mette però anche questa volta molto del nostro presente, tra assassini codardi e vittime innocenti, assolutismi che strumentalizzano la cosiddetta "forza" portandola al lato oscuro per asservire interi mondi ad un potere folle e un credo intollerante, cui si oppongono eroi che difendono il valore della libertà e della fratellanza tra popoli e mondi. Non sono mancate anche, e non mancheranno nemmeno questa volta, letture religiose e cristiane, per lo più forzate. Rimane il piacere di uno spettacolo avvincente, con qualche inaspettato colpo di scena, pochi e ben disegnati nuovi personaggi, piazzati nei rispettivi campi del bene e del male, ai quali spetterà prendere sulle spalle il fardello della trilogia appena iniziata, la cui conclusione è prevista per il 2019. Anno in cui noi e il mondo, presumibilmente, saremo cambiati. La galassia e le sue guerre, certamente no.








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