2015-12-19 12:29:00

Smog ai massimi livelli, emergenza nelle grandi città


Smog ai massimi livelli in Italia nel 2015. A denunciarlo un rapporto di Legambiente che vede Milano come la città con la peggiore qualità dell’aria: per 86 giorni in un anno il capoluogo lombardo ha registrato una concentrazione di smog nell’aria due volte superiore ai limiti della legge, che consente massimo 50 microgrammi di polveri sottili PM10 per metro cubo. Oltre i limiti anche Roma, Torino, Napoli e Frosinone. Veronica Di Benedetto Montaccini ha intervistato Alberto Fiorillo, portavoce di Legambiente:

R. – Sono le centraline di monitoraggio all’interno dei centri urbani a verificare la quantità di polveri sottili, che ora hanno raggiunto livelli insostenibili. Il danno per le persone è un danno enorme, dal momento che si stima – lo stima l’Organizzazione Mondiale della Sanità – che all’interno dei centri urbani ci siano migliaia di morti premature ogni anno, proprio a causa dell’esposizione prolungata alle polveri sottili.

D. – Quali sono le città più a rischio per la concentrazione di smog?

R. – Cinque tra le più grandi città italiane sono quelle che hanno un’aria davvero irrespirabile, l’hanno avuta nel corso dell’anno e ce l’hanno purtroppo anche in questi giorni. Parliamo di Roma, di Napoli, di Bologna, di Torino e di Milano. La cosa paradossale è che le misure prese per contrastare lo smog sono davvero blande e insufficienti.

D. – Pur non essendo una metropoli, l’emergenza si è verificata a Frosinone. Questo per il suo polo industriale o per una negligenza della gestione ambientale nella città?

R. – A Frosinone si sommano l' inquinamento industriale e l'inquinamento da traffico che propone purtroppo livelli paragonabili allo smog delle grandi città. E poi ci sono altri casi di città della stessa dimensione dove viene fuori con evidenza quanto sia inadeguata l’azione dell’amministrazione pubblica rispetto a questa grave emergenza. Ad esempio, a Firenze adesso c’è l’emergenza smog, ma l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire con provvedimenti di limitazione del traffico solo dopo le vacanze.  

D. – Quali sono le condizioni metereologiche che sono favorevoli, cioè che addirittura aiutano, l’accumulo di smog?

R. – L’assenza di pioggia, l’assenza di vento. Quindi la stabilità delle condizioni meteo sicuramente favorisce l’accumulo degli inquinanti. Ed è proprio quello che stiamo vivendo in questi giorni.

D. – In alcune città si stanno prendendo anche misure che riguardano le famiglie, come diminuire il riscaldamento nelle case. Quali sono le piccole e grandi misure necessarie a diminiuire la concentrazione di agenti inquinanti nell'aria?

R. – Anche queste nelle case sono misure che incidono poco sull’andamento generale dello smog. La letteratura scientifica ci insegna che la causa preponderante dell’inquinamento atmosferico nei centri urbani è lo smog. Ed è sul principale produttore di smog che bisogna intervenire: ossia sul traffico. Bisogna limitare drasticamente l’uso dell’auto privata all’interno dei centri urbani. Solo con una politica che incentiva le persone a convertirsi al trasporto pubblico, agli spostamenti a piedi, alla bicicletta o ad usare le automobile ma solo in sharing, solo con una politica di questo tipo si potrà effettivamente ridurre lo smog in maniera seria e trasformare delle restrizioni in utilità per la salute dei cittadini.

 

  

 








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