2015-12-22 14:17:00

Radio Vaticana. P. Lombardi: fiducia in riforma media vaticani


Messa natalizia stamani nella Cappella dell’Annunciazione alla Radio Vaticana, presieduta da padre Andrzej Majewski, neodirettore dei Programmi e concelebrata da padre Federico Lombardi, direttore generale della nostra emittente, e a seguire lo scambio di auguri fra tutti i dipendenti nella Sala Marconi di Palazzo Pio. Il servizio di Roberta Gisotti:

Nella sua omelia a commento del brano evangelico del Magnificat di Maria, padre Majewski ha invitato la comunità della Radio a riflettere su quali sono le grandi cose che il Signore opera nella nostra vita a partire non dal privilegio di lavorare a servizio del Papa e per il Vaticano, o di vivere grandi eventi come il Giubileo della Misericordia, o di poter seguire il Papa nei sui viaggi e venire a contatto con grandi personalità, ma piuttosto nel riscoprire che Dio manifesta la sua grandezza nella piccolezza, operando una rivoluzione nei nostri cuori.

A tracciare quindi nella Sala Marconi un bilancio dell’Anno passato e a volgere uno sguardo d’incoraggiamento su quello nuovo è stato padre Lombardi. Il 2015, ha ricordato, è stato un anno di grande impegno organizzativo, tecnico e giornalistico per tutta la Radio a servizio di un Pontificato che si è fatto "globale", che ha visto Francesco presente in quattro continenti ed è stato anche “l’anno in cui, dopo quattro Commissioni durate tre anni”, si è “arrivati alla fatidica riforma delle comunicazioni sociali del Vaticano”: 

“Siamo molto contenti di vedere che le cose vanno avanti, anche per impulso del Papa, e quindi siamo parte di un progetto che si rinnova e che continua. Lo sappiamo bene, perché abbiamo qui in casa i rappresentanti, i capi che conducono questo nuovo progetto. E io vorrei veramente – sapendo che il 2016 sarà un anno in cui questo progetto andrà avanti, anche coinvolgendoci – che vivessimo l’inizio di questo anno con grandissima fiducia e anche con entusiasmo, avendo con noi, per collaborare e guidarci, persone che credono nel nostro lavoro, credono nella comunicazione al servizio del Santo Padre e sono anche consapevoli di quello che essa significa nella concreta realtà. Quindi, non abbiamo motivo di avere paura, di sentirci insicuri o frustrati. Dobbiamo essere anzi molto sereni e contenti di collaborare a un progetto importante di rinnovamento, al servizio del Papa e dell’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi. Con questo spirito, quindi, cominciamo l’anno nuovo augurandoci, augurando anche a chi si deve occupare di portare questo tipo di servizio, di poterlo fare nel modo migliore”.








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