2015-12-26 10:30:00

Anche nel 2015, tanti cristiani perseguitati e dimenticati


"Preghiamo per i cristiani che sono perseguitati, spesso con il silenzio vergognoso di tanti". E' quanto scrive, nel tweet lanciato oggi dal suo account, Papa Francesco. Dall’Africa al Medio Oriente, anche il 2015 è stato un anno in cui purtroppo, in tante aree del pianeta, i cristiani sono stati vittime di discriminazioni e persecuzioni. Se il pensiero va subito alle efferatezze perpetrate dai miliziani del sedicente Stato islamico, il quadro delle persecuzioni anti-cristiane è molto più vasto di quanto si possa comunemente pensare. E’ quanto sottolinea, al microfono di Alessandro Gisotti, la portavoce in Italia di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), Marta Petrosillo:

R. – Purtroppo il 2015 conferma la tendenza che noi di Aiuto alla Chiesa che Soffre riscontriamo già da alcuni anni, quindi un aumento della persecuzione nei confronti dei cristiani. Proprio nell’ottobre scorso, abbiamo presentato il nostro Rapporto sulla persecuzione anti-cristiana, dal titolo significativo “Perseguitati e dimenticati”. Quindi vediamo, innanzitutto, un aumento della pressione dell’estremismo islamico, un aumento che riscontriamo sicuramente in Africa, dove Boko Haram, oltre alla Nigeria, inizia ad estendere la sua azione anche nei Paesi vicini. Passando dall’Africa al Medio Oriente, l’azione del sedicente Stato Islamico continua a schiacciare la comunità cristiana. Vi sono stati numerosi attacchi di chiese, ed Aleppo, che è sempre stata una delle roccaforti della cristianità in Siria, si svuota drammaticamente di cristiani: da 150 mila che erano prima dell’inizio della crisi, nel 2011, oggi se ne contano appena 50 mila. Stato Islamico, che continua la sua drammatica azione anche in Iraq, dove i cristiani subiscono discriminazioni anche a livello politico. In Asia, non possiamo non citare il Pakistan e fare un cenno all’Indonesia, che vive una situazione poco conosciuta. Anche lì i cristiani soffrono, in particolare nella provincia di Aceh, dove vige la sharia e dove nell’ottobre scorso sono state attaccate numerose chiese. Non è soltanto il fondamentalismo islamico a colpire i cristiani, ma anche ad esempio quello indù. In India abbiamo visto un aumento degli attacchi anti cristiani. In particolare si sta diffondendo una pratica con il tentativo da parte dei fondamentalisti indù di convertire all’induismo cristiani e musulmani.

D. – Sempre più cristiani, da diverse aree del mondo, sono costretti tra mille sofferenze, tra mille difficoltà a fuggire…

R. – L’aumento dell’esodo cristiano, in particolare dal Medio Oriente, sta raggiungendo delle proporzioni drammatiche, tanto che vi sono comunità a rischio. Ad esempio, l’Iraq rischia di svuotarsi della sua comunità cristiana. Anche dalla Siria ci giungono notizie, ad esempio, di autobus che due o tre volte a settimana partono dai principali quartieri di Damasco per portare i giovani cristiani in Europa, perché ormai in Siria non vi è più alcuna prospettiva. Ma anche dall’Italia ci confermano delle associazioni che lavorano con i rifugiati che negli ultimi anni vi è stato un aumento del 30 per cento dei rifugiati cristiani che giungono sulle nostre coste e, ad esempio, molti casi di cristiani nigeriani. Una bella storia è quella dei due gemellini sbarcati nei mesi scorsi, che saranno battezzati proprio in questo mese nel Salento.

D. – Ci sono dei Paesi, delle situazioni, dove invece in questo 2015 ci sono stati dei miglioramenti nella situazione dei cristiani…

R. – Sì, vi sono degli esempi di miglioramenti, per quanto riguarda anche il dialogo interreligioso. Penso sicuramente alla Repubblica Centrafricana, che ha beneficiato molto della recente visita di Papa Francesco, che ha dato davvero un ulteriore impulso alla distensione del dialogo interreligioso. La locale comunità musulmana ha molto apprezzato l’attenzione di Papa Francesco per i fedeli islamici, e dal Paese ci giunge una testimonianza della Chiesa locale proprio della convinzione che questa visita possa segnare un nuovo inizio e una distensione dei rapporti interreligiosi.








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