Il Patriarca caldeo, Mar Louis-Raphaël I Sako ed il suo ausiliare mons. Basel Yaldo hanno festeggiato l’inizio del nuovo anno per le strade di Baghdad. I due prelati hanno percorso a piedi una delle principali arterie del quartiere di Mansour, al centro della città, per recarsi dalla sede del Patriarcato alla chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria dove è stata celebrata la Messa. Lo riferisce il sito Baghdadhope. In una Baghdad affollata di gente nonostante le sempre precarie condizioni di sicurezza Mar Sako e mons. Yaldo hanno deciso, come dichiarato dal Patriarca caldeo a Baghdadhope “di andare senza scorta per poter scambiare gli auguri di un nuovo anno di pace e serenità con i passanti. Una cosa che se fossimo stati scortati non sarebbe stato possibile”.
Augurio di pace in un clima di violenza
L’augurio di pace è stato poi ribadito nell’omelia e specialmente rivolto all’Iraq
ed alla Siria dove, proprio giovedì, un attentato nella città a maggioranza curda
di Qamishli ha provocato 18 vittime, tra le quali alcuni giovani che avevano frequentato
l’oratorio dei Salesiani, e causato il ferimento di 30 persone.
Offerte per famiglie sfollate di tutte le fedi
Il desiderio di riconciliazione espresso dalle parole del Patriarca caldeo è stato
concretizzato durante le festività natalizie dalla distribuzione da parte del patriarcato
di 70.000 dollari a 2.000 famiglie povere e sfollate in maggioranza cristiane ma anche
appartenenti alle altre fedi, ed a 40 studentesse e studenti universitari cristiani
dell’università di Baghdad. “Un gesto – ha sottolineato Mar Sako, – che esprime il
valore della carità cristiana e della volontà che tutti dovrebbero avere di riconciliare
le parti per arrivare finalmente alla pace”. (R.P.)
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