“Non lasciamoci rubare la speranza, perché Dio non ci abbandona”: questa l’esortazione dell’arcivescovo Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e Primate di tutta l’Irlanda, contenuta nel messaggio ai fedeli per il nuovo anno. “È particolarmente importante – spiega il presule – avere fede nel fatto che, con l’aiuto di Dio, potremo davvero fare la differenza nel mondo”, nonostante “le terribili realtà della guerra, della povertà, dell’abuso di potere, del terrorismo e le tante battaglie e difficoltà che ogni persona vive” nella quotidianità.
Speranza e pace per vincere il buio e le tempeste della vita
“All’inizio del nuovo anno – continua mons. Martin – è fondamentale ascoltare parole
di speranza e di pace nel buio e nelle tempeste della vita”. Ed il presule si riferisce
sia alle tempeste climatiche – come quelle denominate Desmond e Frank che a partire
dal mese di dicembre hanno flagellato il Regno Unito – sia alle tempeste provocate
da “violenze, guerre e persecuzioni su scala mondiale che non sono meno spaventose
e devastanti”.
Essere agenti di speranza per contrastare l'indifferenza nei confronti
di Dio
Sebbene, quindi, “il mondo secolarizzato voglia passare velocemente dal tempo di Natale
ai saldi di gennaio”, è il monito dell’arcivescovo irlandese, è necessario che i fedeli
siano “aperti alla gioia della presenza di Cristo, il cui incontro può realmente trasformarli,
colmandoli di speranza e rendendoli capaci di fare la differenza nel mondo”, perché
“i seguaci di Cristo sono agenti di speranza cristiana”. In particolare, di fronte
alla sempre più diffusa “indifferenza nei confronti di Dio”, il presule esorta i cristiani
a porsi “come obiettivo quello di introdurre con gentilezza gli altri alla gioia ed
alla speranza che derivano dall’incontro con Gesù”, perché “un simile incontro rende
impossibile rimanere indifferenti al grido del povero ed al grido della terra, nostra
casa comune”.
Nel 2016, due centenari importanti per la storia d’Irlanda
Il Primate d’Irlanda ricorda, poi, che nel 2016 si celebreranno due centenari importanti
per il Paese: quello della Rivolta di Pasqua, che vide dal 24 al 30 aprile 1916 i
militanti repubblicani irlandesi cercare di ottenere l'indipendenza dal Regno Unito,
e quello della Battaglia della Somme, avvenuta nel luglio 1916, nel pieno della prima
Guerra mondiale. L’auspicio della Chiesa di Dublino è che entrambi gli anniversari
rappresentino “un’occasione per approfondire la comprensione reciproca e per ribadire
la speranza nella giustizia e nella pace duratura”, soprattutto “nel contesto di valori
cristiani come l’amore per il prossimo, il rispetto per la vita, la riconciliazione”.
Vivere il nuovo anno all’insegna della misericordia
“I ricordi e le commemorazioni del passato – scrive ancora l’arcivescovo di Armagh
– insieme alle speranze e ai desideri per il futuro, rafforzino la nostra volontà
di vivere insieme in armonia, fiduciosi nel Signore Gesù Cristo”. Infine, guardando
al Giubileo straordinario, indetto da Papa Francesco ed in corso fino al 20 novembre
2016, mons. Martin esorta i fedeli a vivere il nuovo anno con “misericordia, determinazione
e speranza”. (I.P.)
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