Era il 15 gennaio 2015 quando Papa Francesco, nel corso del suo viaggio apostolico in Sri Lanka, sostava per un momento di preghiera presso l’Istituto culturale “Benedetto XVI”, situato a Bolawalana. Accolto dal rettore dell’Istituto, padre Mahamalage Quintus Fernando, il Papa raggiungeva la cappella del Centro accompagnato dai dieci padri gesuiti della comunità e da alcuni pescatori locali, mentre all’esterno della cappella si trovavano numerosi lavoratori del mare che avevano collaborato alla costruzione del Centro.
Istituto finanziato anche dalla Conferenza episcopale italiana
Ad un anno di distanza dal quel significativo evento,
nei giorni scorso l’Istituto è stato aperto ufficialmente. Alla cerimonia, riferisce
il sito web dell’arcidiocesi di Colombo, erano presenti l’arcivescovo della città,
il cardinale Malcolm Ranjith, promotore del progetto, ed il cardinale Angelo Bagnasco,
presidente della Conferenza episcopale italiana che ha cofinanziato il progetto.
Centro chiuso dal governo nel 1990 e tornato alla Chiesa locale nel 2003
“Dal 1948 al 1961 – si legge ancora sul sito – l’edificio
è stato sede del 'Catholic Teachers’ Training College', uno dei più prestigiosi centri
di preparazione per formatori cattolici del Paese. Nel 1961, il governo prese in carico
la gestione dell’Istituto, che fu chiuso nel 1990. La Chiesa cattolica riottenne l’Istituto
solo nel 2003”. Successivamente, nel 2011, il cardinale Ranjith prese l’iniziativa
di dare nuova vita al Centro e decise nel 2013 di intitolarlo a Benedetto XVI.
Obiettivo dell’Istituto: promuovere il dialogo e la riconciliazione nazionale
Devastato da un annoso conflitto civile durato dal
1983 al 2009 e che ha visto contrapposti l’esercito regolare ed il gruppo indipendentista
estremista delle Tigri Tamil, lo Sri Lanka sta ora tentando di tornare ad un clima
di pace e di riconciliazione. La Chiesa locale opera, naturalmente, in questa direzione,
nonostante la guerra civile abbia avuto pesanti conseguenze anche su di essa: molti
i missionari ed i sacerdoti rimasti uccisi nel corso della guerra, mentre nella sola
diocesi di Jaffna 110 Chiese e 15 case di religiosi sono state abbandonate. L’Istituto
culturale “Benedetto XVI” mira proprio a favorire la riconciliazione, promuovendo
il dialogo in tutte le sue declinazioni, inclusa quella interreligiosa. (I.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |