Più di 12 milioni di fedeli da tutte le Filippine sono attesi a Manila per la tradizionale processione del Nazareno Nero, celebrata il 9 gennaio. Come ogni anno, i pellegrini accompagneranno a piedi nudi il simulacro - una copia dell’originale - dal centro della capitale alla Basilica di Quiapo, dove viene conservata la statua lignea a cui si attribuiscono poteri miracolosi. Per l’evento, ha spiegato a una conferenza stampa il Rettore del Santuario, mons. Hermando Coronel citato dall’agenzia Ucan, sono previste imponenti misure di sicurezza, con 1.400 poliziotti dispiegati lungo tutto il percorso.
L’evento religioso più importante del Paese
La processione è l'evento religioso più importante del Paese. La devozione alla statua,
che rappresenta Gesù piegato sotto il peso della Croce a grandezza naturale, risale
al XVII secolo, quando le Filippine erano sotto il dominio della Spagna. Essa fu
infatti portata a Manila da un sacerdote agostiniano spagnolo nel 1607 a bordo di
una nave proveniente dal Messico. Secondo la tradizione l'imbarcazione prese fuoco
durante il viaggio, ma l'immagine del Cristo scampò miracolosamente all'incendio assumendo
il colore nero. Nonostante il danno, la popolazione di Manila decise di conservare
e onorare l'effigie. La devozione suscitata dall’icona ha incontrato il favore della
Santa Sede, che nel 1650 , sotto il pontificato di Innocenzo X, istituì canonicamente
la Confradia de Jesus Nazareno. Anche Pio VII, nel XIX secolo, volle onorare il Nazareno
Nero concedendo l’indulgenza plenaria “a chi lo prega in maniera pia”.
Il Nazareno Nero è uno dei simboli del popolo filippino
Nei secoli l'aura miracolosa che circonda l'immagine del Cristo ne ha fatto uno dei
simboli del popolo filippino. Alla processione dell’anno scorso a Manila hanno partecipato
12 milioni di persone, due in più dell’anno precedente. (L.Z.)
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