2016-01-09 09:00:00

Il Vangelo oltre la Grande Muraglia: un libro sulle sfide della Chiesa in Cina


“Il Vangelo oltre la Grande Muraglia–Sfide e prospettive del cristianesimo in Cina”. E’ il libro scritto dal teologo cattolico cinese Kin Sheung Chiaretto Yan e presentato presso la nostra emittente. Presenti tra gli altri oltre all’autore, mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, e il direttore della Sala Stampa della Santa Sede e della Radio Vaticana padre Federico Lombardi, che ha ribadito l’importante contributo, anche attraverso i social network, della sezione cinese dell’emittente per la diffusione della vita della Chiesa e delle parole del Papa. Massimiliano Menichetti:

Ripercorrendo la storia missionaria della Chiesa in Cina e ricordando il desiderio di dialogo ed incontro più volte espresso da Papa Francesco, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha aperto la presentazione del libro di Kin Sheung Chiaretto Yan:

“Il Papa ci sta abituando a parlare con molta naturalezza del rapporto con la Cina e del desiderio di sviluppare questo rapporto. Questo ci dà un atteggiamento, un clima di grande libertà nel dire il nostro interesse, il nostro affetto, il nostro desiderio che questi rapporti si sviluppino, la ricerca di trovare le vie perché si sviluppino positivamente. Mi pare che questo libro di Chiaretto vada veramente molto in questa direzione.”

Mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è ritornato con i ricordi a quando lavorava in Segreteria di Stato quale responsabile dell’area asiatica, ha parlato delle consacrazioni clandestine e quelle illegittime, ovvero quelle decise dal governo cinese, ed i primi passi di dialogo con la Cina sotto il Papato di San Giovanni Paolo II. Mons. Celli ha usato il termine “passione” per una Chiesa che ha definito "gloriosa”:

“Correggerei, alle volte, certe dizioni che in maniera molto concreta qualcuno fa parlando di Chiesa 'clandestina' e di Chiesa 'ufficiale'.  No: in Cina abbiamo una sola Chiesa, con una comunità ufficiale, con una comunità clandestina, ma abbiamo una sola Chiesa cattolica. Durante il tempo di Giovanni Paolo II c’era da un lato il cammino di fedeltà della Chiesa cattolica e quindi aveva accettato la clandestinità e la tematica di un recupero a una piena comunione di coloro che avevano accettato determinate realtà imposte loro dalle autorità. Ma c’era anche in coloro che avevano fatto un cammino ufficiale un grande rapporto di fedeltà e di comunione con Pietro”.

Mons. Celli ha arricchito la presentazione del libro con ricordi significativi del legame della comunità in Cina con il Successore di Pietro come quello di un dono - ha detto - che venne mandato a Giovanni Paolo II. Era un moscerino fossile in una piccola pietra di giada - ha spiegato - accompagnato con un biglietto che diceva: “Questa piccola mosca è rimasta intatta nei secoli, così la nostra fedeltà a te”.  Il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha tracciato anche il legame con la Cina nel Pontificato di Benedetto XVI:

“Il cardinale Ratzinger era stato sempre coinvolto nel dialogo sulla Cina. Toccava a me andare a parlargli e il Papa voleva sapere cosa lui pensasse. Ecco perché il cardinale Ratzinger, diventato Papa, sapeva perfettamente quello che era il cammino del dialogo con la Cina, che poi l'ha condotto, nel 2007, alla pubblicazione della famosa lettera di una grande apertura”.

Centrale per l’autore del libro Kin Sheung Chiaretto Yan, il dialogo nella continuità che tre Papi hanno tenuto nel solco del Concilio Ecumenico Vaticano II. Ma per Chiaretto Yan, come dice il titolo del suo libro, nei prossimi anni, ancora di più, il Vangelo sarà oltre la Grande Muraglia:

“Con Papa Francesco c’è una continuità tra lo spirito di apertura del Vaticano II e lo spirito carismatico di Giovanni Paolo II e anche con Benedetto XVI che ha scritto la lettera alla Cina, quindi ha messo la base per il dialogo. Papa Francesco ha presentato una Chiesa umile, vicina al popolo, e questo subito in Cina è stato accolto. Papa Francesco è molto ben visto non solo dai cattolici, ma anche dai non cattolici in Cina. Per la prima volta nella storia un presidente ha risposto a una lettera di un Papa. Per la prima volta l’aereo del Papa ha potuto sorvolare sopra la Cina e il Ministero degli Affari Esteri ha cambiato il suo tono riguardo i rapporti con il Vaticano, dicendo che sono sinceri nel voler migliorare i loro rapporti con il Vaticano e hanno fatto segni positivi per questo. Penso che se la Chiesa prosegue la strada del dialogo, queste sono le prospettive per il futuro del Vangelo in Cina”.

Il professore Agostino Giovagnoli, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha sottolineato che il testo racconta la Cina dalla parte cinese e per questo dà un contributo imprescindibile. Di un libro “che non ha formule ad effetto ma che inquadra con sintesi e capacità il cristianesimo in Cina dai primi secoli, mantenendo uno sguardo sul presente”, ha invece parlato il giornalista Gianni Valente. Ribadito anche che i “cattolici sono un gruppo marginale nella società cinese”, peraltro realtà non priva di problematiche, ma un gregge vivo da cui partire per testimonianza e confronto:

“Chiaretto racconta questa verità un po’ politicamente scorretta del fatto che pur dentro tutti i condizionamenti, le ferite, le fatiche, le sofferenze, in Cina ci sono seminari dove si preparano preti, ci sono noviziati dove studiano e si preparano le suore… Ci sono almeno 100 mila battezzati adulti ogni anno… Ci sono tipografie che stampano e pubblicano anche i libri del Papa, siti internet e blog che rendono accessibile ogni giorno ciò che il Papa dice nelle omelie di Santa Marta… E questo è un dato che c’è per la prima volta nella storia e di cui forse non ci siamo ancora resi conto quanto sia importante”.

Il lavoro
E proprio le omelie di Santa Marta, ha detto padre Lombardi, sono attività giornaliera della sezione cinese della Radio Vaticana, realtà in continuo aggiornamento proprio per rispondere a sfide ed esigenze di oggi:

“La sezione cinese della Radio Vaticana ogni giorno presenta le omelie di Santa Marta e ha imparato a usare i social specifici che si usano nel continente cinese. Questo permette di far giungere capillarmente le informazioni sulla vita della Chiesa, sulle attività del Papa, in un modo che prima non era possibile, mentre adesso è ordinario e quotidiano”.








All the contents on this site are copyrighted ©.