2016-01-13 12:00:00

Tornielli: libro con il Papa, un colloquio da cuore a cuore


E' da ieri nelle librerie di tutto il mondo "Il nome di Dio è Misericordia", volume nato dalla conversazione di Papa Francesco con il vaticanista Andrea Tornielli proprio sul tema al centro del Giubileo. Al giornalista de "La Stampa", Alessandro Gisotti ha chiesto di raccontare cosa abbia rappresentato per lui questa esperienza e cosa potranno trovare i lettori sfogliando il libro:

R. – E’ stata un’esperienza che mi ha toccato, perché chiaramente il Papa – come sempre – riesce a trasmettere una capacità di mostrare un volto di vicinanza alle persone. La cosa che più mi ha colpito è il fatto di capire come, attraverso le sue parole e la sua esperienza, Dio "le cerca veramente tutte" per venirci incontro e per donarci il suo perdono: prova ogni spiraglio, ogni fessura per venirci incontro. Ed è una cosa bella e anche molto liberante vedere, nella storia e nell’esperienza di un Papa che definisce se stesso un peccatore perdonato, come l’esperienza del peccato sia comune a tutti: non esistono soltanto alcune categorie di peccatori… Però la misericordia, il perdono c’è per tutti, basta semplicemente fare il primo passo del riconoscersi umili o perlomeno avere questo desiderio.

D. – Il primo contatto con una persona è chiamarla per nome. Pensiamo a quando chiamiamo i nostri bambini … Il Papa dice, ed è il titolo del libro, che "Il nome di Dio è Misericordia". Un messaggio fortissimo...

R. – Sì, è molto forte! Mi ha colpito anche che dica che “la misericordia è la carta di identità del nostro Dio”: quello cioè che di fatto lo definisce di più. Questo credo sia molto bello come messaggio, perché ci dice che la misericordia è vera: non è un sentimento, un sentimentalismo, un attributo accessorio; ma ci parla proprio dell’essenza del messaggio cristiano.

D. – Questo libro che tipo di messaggio può dare? Può essere una sorta di guida per questo Anno Giubilare?

R. – Io credo che spetterà ovviamente ai lettori dire che cosa può essere! Nelle mie intenzioni - e credo anche in quelle del Papa, perché il libro vale per le risposte e non per me che ho solo acceso il registratore - sia la possibilità di comunicare il suo cuore in maniera semplice, accompagnando le persone attraverso un discorso che non è teorico, ma è il racconto di una vita e di una esperienza. Dunque io spero che attraverso queste pagine ci sia una comunicazione da cuore a cuore.








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