Aumenta la tensione tra Bruxelles e Roma. Alle dure critiche del premier italiano
Renzi sul tema della flessibilità, piccata risposta oggi del presidente della commissione
europea Juncker. Non ci faremo intimidire, è la controreplica di Renzi. Sulla vicenda
intervengono le opposizioni, che accusano Renzi di fare la voce grossa in Europa per
coprire i problemi del suo governo. Servizio di Giampiero Guadagni:
Non sarà una visita di cortesia quella che il presidente della Commissione Ue Juncker
ha in agenda per febbraio in Italia. Bruxelles non gradisce i toni del premier italiano
Renzi che rivendica ulteriori margini di flessibilità. Oggi davanti alla stampa internazionale,
Juncker ha sottolineato come Renzi abbia torto a vilipendere la commissione in ogni
occasione. E si è detto molto sorpreso del fatto che alla fine del semestre di presidenza
italiana, il premier si sia intestato davanti al parlamento l'introduzione della flessibilità.
Sono stato invece io ad introdurla, ha spiegato Juncker. In particolare non è piaciuta
al presidente Ue la posizione critica dell'Italia sulla decisione di stanziare 3 miliardi
per la gestione dei migranti in Turchia che dovrebbero essere versati pro quota dai
Paesi membri. In serata la controreplica di Renzi: non ci faremo intimidire, l'Italia
merita rispetto. Da Bruxelles, aggiunge, flessibilità solo dopo molta insistenza italiana.
Prova a mediare il ministro dell'economia Padoan: da parte del governo italiano, assicura,
non c'è alcuna volontà di offesa ma un atteggiamento costruttivo e richieste di chiarimento.
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