2016-01-15 07:44:00

Turchi contro l’Is in Siria e Iraq. I curdi: 600 bambini rapiti


La Turchia reagisce all’attacco di martedì scorso a Istanbul e continua a bombardare le postazioni dello Stato Islamico in Siria e Iraq. 200 i jihadisti uccisi nelle ultime 48 ore, mentre un nuovo attacco suicida, attribuito ai ribelli curdi fa sei morti nel sud est del Paese. Intanto in Siria continua l’assedio alla città di Madaya alla vigilia di un importante riunione Onu. Michele Raviart:


Spiega il premier turco Ahmet Davotoglu che la reazione di Ankara è arrivata con la certezza che ad uccidere i 10 tedeschi vicino la moschea blu di Istanbul sia stato l’Is. 500 le postazioni jihadiste colpite mentre continuano le indagini sull’attacco. Tre persone arrestate ieri , che si aggiungono alle quattro già fermate. 109 gli arresti di jihadisti nel resto del Paese, compresi tre cittadini russi, mentre la notte scorsa un attacco curdo ad una stazione di polizia di Diyarbakir ha ucciso un agente e cinque civili. Intanto, mentre le autorità curde denunciano il rapimento di seicento bambini yazidi da parte dell’IS nella provincia irachena del Sinjar, addestrati a diventare kamikaze, in Siria un nuovo convoglio di aiuti umanitari della Croce Rossa ha raggiunto la città di Madaya, assediata da sei mesi. Per il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon si tratta di un crimine di guerra, mentre Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno indetto una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza per far terminare l’assedio entro l’inizio dei colloqui di pace a Ginevra del prossimo 25 gennaio.








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