2016-01-16 13:40:00

Burkina: attacco di Al Qaeda. Card. Ouédraogo: jihadisti sono ovunque


Nel mirino del terrorismo anche il Burkina Faso. Dopo Indonesia e Somalia, ieri un commando di Al Qaeda ha colpito la capitale Ouagadougou. Sinora è di 26 morti il bilancio dell’attacco terroristico. Il servizio di Giancarlo La Vella:

Il numero delle vittime potrebbe crescere ancora. Dagli ultimi particolari, si sa che esse sarebbero di 18 nazionalità diverse. Si è trattato di un attacco terroristico in grande stile, rivendicato da Al Qaeda del Maghreb, che ha preso di mira l’Hotel Splendid e un vicino bar nel centro della capitale. E tutto fa pensare a un offensiva antioccidentale. Nel Nord del Paese oggi sono stati rapiti due turisti austriaci. Il commando era formato da una quindicina di terroristi, che hanno usato due autobombe e armi da fuoco. Immediata la risposta delle forze di sicurezza, che hanno consentito di mettere in salvo 126 ostaggi nelle mani dei jihadisti. Nell’hotel era in corso un importante incontro e tra i sequestrati poi liberati c’era anche un ministro del Burkina Faso. A sostegno del blitz sono intervenute le forze francesi di stanza nel Paese. A commento di quanto avvenuto il presidente Hollande ha parlato di vile attacco e di forte e pieno sostegno di Parigi al capo dello Stato neoeletto Kaboré. Sentiamo l’arcivescovo di Ouagadougou, il cardinale Philippe Ouédraogo:

“La situazione è drammatica! Usciamo da un anno di transizione, caratterizzato da tanti problemi: ma siamo riusciti a superare le difficoltà e ad arrivare a elezioni. C’è ora un nuovo governo che sta impegnandosi per farci uscire dalla crisi. Pensiamo che gli jihadisti sono sempre stati presenti: sono dappertutto in Africa occidentale. Siamo sicuri che erano qui già anni fa, hanno cercato di riprendere il potere e non ci sono riusciti! E questa è una conseguenza, forse, di ciò che abbiamo vissuto in passato come Stato: ci sono tanti nemici di questo cammino, di questo nuovo andamento del nostro popolo. I terroristi hanno scelto un posto strategico per colpire… Ma adesso non abbiamo bisogno di questo: abbiamo bisogno di pace per andare avanti. Ho chiesto a tutto il popolo di rafforzare la nostra speranza nella preghiera soprattutto. Noi siamo sicuri che il Signore non ci lascia: Lui è il Maestro della storia; il Maestro delle Nazioni”.

L’attentato in Burkina Faso di Al Qaeda è stato preceduto da quello rivendicato dal sedicente Stato Islamico a Giakarta, in Indonesia. E’ pensabile che vi sia una strategia comune? Ne parliamo con Emanuele Schibotto del Centro Studi “Geopolitica.info”:

R. – Si può pensare a una regia comune di intimidazione verso i tentativi, portati avanti soprattutto dall’Europa, di contrastare questo fenomeno nelle maniere più “civili”: uso proprio la parola “civile” e non bellica oppure militare… Ci sono diverse concomitanze che sembrano alquanto sospette: in particolare mi riferisco alle vicende turche, al rapprochement tra la Germania e la Turchia, che è fondamentale e di vitale importanza per gli equilibri in Europa, secondo me.

D. – Lo Stato Islamico in Indonesia, Al Qaeda in Burkina Faso: si può pensare che le due famigerate organizzazioni abbiano ricominciato a dialogare?

R. – Hanno dialogato in passato, poi hanno avuto i loro problemi, ma quando si tratta di unire le forze verso un obiettivo comune, che potrebbe essere il contrasto a politiche di accoglienza o comunque di dialogo, sicuramente si possono alleare, possono trovare dei punti di incontro ben precisi. Loro giocano d’anticipo…








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