2016-01-18 14:24:00

Vescovi Costa d'Avorio: appello autonomia finanziaria della Chiesa


Un appello ai fedeli affinché contribuiscano ad accrescere l’autonomia finanziaria della Chiesa in Costa d’Avorio: a lanciarlo, in questi giorni, è stato mons. Ignace Bessi, vescovo di Katiola e presidente della Commissione episcopale per l’Azione cattolica, incaricata della gestione dei fondi ecclesiali. In un’intervista pubblicata sul sito della Conferenza episcopale locale, il presule sprona i fedeli a mobilitarsi in vista della colletta nazionale cattolica che si terrà il 15 maggio, domenica di Pentecoste.

A Pentecoste, terza edizione della colletta nazionale cattolica
Si tratterà, sottolinea mons. Bessi, della terza edizione dell’iniziativa. La prima, ricorda il presule, ha portato alla raccolta di 220 milioni in valuta locale, pari a circa 335mila euro; risultato cresciuto nella seconda edizione, in cui i fedeli hanno donato fondi pari a 350mila euro. Per il 2016, quindi, mons. Bessi auspica che si possano raggiungere i 280 milioni in valuta locale, ovvero i 380mila euro. Ed in quest’ottica, il vescovo di Katiola suggerisce alla parrocchie di scegliere un’unica celebrazione, nella domenica di Pentecoste, in cui fare la colletta, così da non scoraggiare i fedeli con tante raccolte diverse.

Aiutare la Chiesa a svolgere la sua missione
Il presule sottolinea, inoltre, l’esigenza di informare meglio e di più i fedeli sul significato e l’importanza di questo avvenimento, affinché “ciascuno di essi conosca il perché di questa colletta”. Un buon metodo per raggiungere questo obiettivo, spiega ancora mons. Bessi, è che “i cattolici siano sempre in contatto con la Commissione episcopale per l’Azione cattolica, affinché comprendano il messaggio che essa vuole offrire”, portando aiuti a “tutte le strutture della Chiesa del Paese, in modo che esse possano svolgere serenamente la loro missione”. In quest’ottica, mons. Bessi si dice sicuro della generosità dei fedeli, “pronti a fare una donazione per sostenere l’opera di evangelizzazione della Chiesa”.

Africa non dipenda troppo da risorse finanziarie straniere
​Da ricordare che la questione dell’autonomia economia è un tema particolarmente sentito dalla Chiesa africana che più volte ha lanciato appelli in questo senso. Basti citare, ad esempio, le parole del Secam (Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar) che nel 2014 affermava: “È tempo per l’Africa di non dipendere troppo dalle risorse finanziarie provenienti dai partner stranieri”. Di qui, l’esortazione all’implementazione delle collette annuali che possano contribuire realmente alle necessità delle Chiesa locali e l’invito, rivolto ai vescovi, a coinvolgere maggiormente i laici in questo settore. (I.P.)








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