2016-01-19 14:15:00

Congresso eucaristico Cebu. Card. Bo: evangelizzazione e dialogo


Evangelizzare attraverso il dialogo con le religioni, le culture ed i poveri: questa la sfida più urgente sottolineata dal card. Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, in Myanmar. In questi giorni, il porporato si appresta a partire per le Filippine per partecipare, in qualità di Legato pontificio, al 51.mo Congresso eucaristico internazionale, in programma a Cebu dal 24 al 31 gennaio, sul tema “Cristo in voi, speranza della gloria”. “L’Asia è il crocevia delle più importanti religioni al mondo – spiega il porporato in un’intervista all’agenzia AsiaNews – è un’area che non ha ancora abbracciato il secolarismo, come avvenuto in Occidente. E lo zelo spirituale testimoniato a livello comunitario è una delle principali risorse in tema di evangelizzazione”.

Eucaristia conduce i cristiani verso la missione sociale
L’auspicio, dunque, è che “nell’anno del Giubileo, questo congresso riesca ad infondere nei cattolici lo spirito della misericordia”. Scopo principale del Congresso, aggiunge il card. Bo, è quello di “far diventare la celebrazione eucaristica la fonte e il culmine della tradizione spirituale, ma anche di approfondire la missione sociale della Chiesa”, perché “è l’Eucaristia a condurre i cristiani verso la missione sociale”. Non solo: il Convegno dovrà cercare di lavorare ad una strategia comune, che sappia fronteggiare il doppio pericolo dell’ingiustizia economica e ambientale, molto elevato in Asia. Tre, allora, saranno le direzioni da seguire, sottolinea il Legato pontificio: “Il dialogo con le religioni, il dialogo con le culture, il dialogo con i poveri”.

Combattere povertà, divenuta purtroppo ‘religione comune’ di tanti
Riguardo al primo punto, il card. Bo sottolinea come “la realtà asiatica sia pervasa da esperienze spirituali. E ciascuno può essere fonte di insegnamento per l’altro”. Quanto al dialogo interculturale, l’Asia rappresenta un vero e proprio “mosaico di culture che hanno vissuto in armonia l’una con l’altra e con la natura, in un clima di grande spiritualità”. “Vi è, quindi, una ricca tradizione – sottolinea il porporato - che è in attesa del messaggio di Cristo”. Infine, il dialogo con i poveri che nel continente sono milioni: “La povertà è la ‘religione comune’ di tanti che  non riescono nemmeno a procurarsi un pasto al giorno – nota l’arcivescovo di Yangon – mentre il traffico di vite umane, le rotte migratorie a rischio e le forme moderne di schiavitù continuano a minacciare la dignità umana”.

Mettere la Bibbia al centro della vita
Riferendosi, poi, nello specifico alla vita della Chiesa in Myanmar, il card. Bo ribadisce: “Il Paese è da poco risorto da un passato buio e l’Eucaristia è il centro della nostra vita, come una richiesta comune di giustizia. Speriamo per questo che il nuovo governo (guidato dalla Lega nazionale per la democrazia, vincitrice delle elezioni dell’8 novembre scorso dopo decenni di opposizione e lotta extraparlamentare) si impegni a condividere il pane della riconciliazione, della cura, dello sviluppo umano”. In quest’ottica, l’arcivescovo annuncia che a fine febbraio la Chiesa birmana terrà il suo incontro annuale con l’obiettivo di “rafforzare l’evangelizzazione in Asia.” Infine, il porporato auspica che il Congresso eucaristico possa “spingere la nostra gente a mettere la Bibbia al centro della propria vita”, ispirando le persone a “diventare apostoli nella loro vita personale”.

Al Congresso, attesi 10mila partecipanti da 57 Paesi del mondo
Intanto, fervono i preparativi per l’evento: oltre 10mila i  partecipanti previsti, provenienti da 57 nazioni del mondo, ed oltre 5mila volontari disponibili. Attesi anche 20 cardinali, 50 vescovi asiatici e 100 filippini, mentre quasi 600 famiglie si sono dette pronte ad accogliere i visitatori. Un’apposita Commissione, inoltre, è stata incaricata di favorire la partecipazione dei fedeli più indigenti. Da ricordare che quello di Cebu sarà il secondo Congresso eucaristico a svolgersi nelle Filippine (l’unico Paese asiatico a maggioranza cattolica) dopo il 30.mo, che si tenne a Manila nel febbraio del 1937 per volontà di Pio XI.

Liturgia ed inculturazione tra i temi in esame
La scelta filippina, sottolinea l’arcivescovo di Cebu, mons. Jose Palma, è rilevante, perché nel 2021 ricorreranno i 500 anni dell’evangelizzazione della nazione, avvenuta nel 1521. Fra i temi che verranno affrontati durante i lavori, vi sono “Liturgia e inculturazione”, “Evangelizzazione nel mondo secolare”, “Eucaristia e dialogo con le altre culture”, “Eucaristia e il rapporto interreligioso”. Fra i principali relatori, sono previsti il card. Oswald Gracias da Mumbai (India), il card. John Onaiyekan da Abuja (Nigeria), il card. Timothy Dolan di New York (Stati Uniti) e l’arcivescovo di Manila card. Luis Antonio Tagle. (A cura di Isabella Piro)








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