2016-01-21 15:13:00

Assunzioni nella scuola. Toccafondi: "Il vento sta cambiando"


A settembre saranno assunti oltre 63 mila insegnanti. Lo ha sottolineato il premier Matteo Renzi nel presentare le novità sulla scuola approvate dal Consiglio dei Ministri di questa notte. Alessandro Guarasci ha sentito il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi:

R. – E’ una bella novità, quella di assumere per concorso. Per quanto riguarda le assunzioni nel mondo della scuola, ahimè, negli ultimi dieci, venti anni, il cosiddetto concorso era tutt’altro che scontato.

D. – Sarà garantita, dunque, la continuità didattica, lo stesso insegnante, per almeno quattro anni?

R. – Non è possibile cambiare gli insegnanti ogni anno, anche all’interno dell’anno scolastico. Ci sono delle esigenze - e penso alle maternità, che sono un po’ imprevedibili, figuriamoci - ma tutto il resto non è possibile. Assumere per concorso persone affidabili, che conoscono la scuola, è uno strumento. Voglio, però, anche dire che, con le assunzioni che abbiamo fatto a settembre e a novembre, abbiamo solo 5 mila supplenti, che sono tanti, ma non rispetto ai 15 mila e più dell’anno precedente. Già, quindi, il vento e l’aria stanno cambiando. Dobbiamo solo proseguire in questa direzione. La scuola ha bisogno di insegnanti motivati, preparati e che accettino un luogo di lavoro e lo mantengano per la continuità didattica.

D. – I sindacati, però, continuano ad essere molto scettici sull’efficacia della buona scuola, sull’efficacia del piano per l’edilizia scolastica. Avete comunicato male?

R. – Chi vive la scuola sa che stiamo investendo con risorse umane, con risorse economiche, con la valutazione, la qualità, il merito, alcuni strumenti di parità scolastica come le detrazioni fiscali alle famiglie. Insomma, la scuola sta cambiando e in meglio.  Certo, anch’io ogni tanto mi chiedo: “Ma che male abbiamo fatto mai a questa scuola, investendo 3 miliardi di euro già quest’anno?” Me lo chiedo perché quest’anno è proprio l’anno del grande investimento sulle strutture, sulle assunzioni, sul merito, sulla qualità e gli scioperi nel mondo della scuola sono aumentati del 350 per cento rispetto all’anno scorso. Abbiamo visto scioperi di ogni tipo e di ogni tipologia, addirittura scioperi della fame, quasi il blocco degli scrutini, lo sciopero nel primo giorno di scuola. Insomma, c’è un investimento, ma aumentano le agitazioni nel mondo della scuola. Noi proseguiamo però su questa linea. Pensiamo che sia giusto investire sulla scuola, ma chiedendo al mondo della scuola anche il cambiamento, perché la scuola è fatta per i nostri ragazzi.








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