2016-01-26 12:10:00

Bagnasco: vescovi uniti nella difesa della famiglia


“Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”. I figli “ne sono la punta di diamante” ed è il “loro vero bene che deve prevalere su ogni altro”. Con le parole del Papa il cardinale Angelo Bagnasco ha rilanciato ieri, nella prolusione al Consiglio episcopale permanente, la centralità della famiglia e l’unità dei vescovi italiani nella sua difesa. Nel suo discorso anche le difficoltà economiche che vive ancora oggi l'Italia, stretta tra disoccupazione e un "vero e propio disagio alimentare". Sul fronte europeo serve sollecitare, secondo il presidente della Cei, una nuova politica migratoria. Il servizio di Gabriella Ceraso:

"Insinuare contrapposizioni tra i vescovi nel condividere le difficoltà della famiglia e nel riaffermarne la bellezza, la centralità e l'unicità, significa non amare nè la Chiesa né la famiglia stessa". E’ unitario dunque il fronte della Chiesa italiana, secondo il cardinale Angelo Bagnasco, nel dibattito politico in corso sulle unioni civili.

Famiglia: tra i vescovi nessuna contrapposizione
"Sogniamo un Paese a dimensione familiare dove il rispetto per tutti sia stile di vita e i diritti di ciascuno vengano garantiti su piani diversi secondo giustizia".

Nella famiglia, scrigno di relazioni, umanesimo e grazia, i figli, ribadisce il porporato, sono la "punta di diamante". E' il loro "vero bene che deve prevalere su ogni altro perchè sono i più deboli ed esposti":

"Non sono mai un diritto, poichè non sono cose da produrre; hanno diritto a ogni precedenza e rispetto, sicurezza e stabilità".

I figli, aggiunge il porporato, hanno bisogno di un "microcosmo completo nei suoi elementi essenziali", di un papà e di una mamma. Dunque, rilanciare la voce della famiglia, questo in sintesi nella parole del presidente della Cei che, per quello che definisce un "tesoro inesauribile e un patrimonio universale", chiede un sostegno anche con politiche a favore della natalità.

Economia: la ripresa non si vede nel concreto
Le riflessioni sul momento storico del Paese toccano anche 
l’economia italiana. Forte l'appello alla politica a creare lavoro senza il quale, dice Bagnasco, non c’è dignità. Ma non c'è neanche la crescita di cui si parla:

"Siamo quotidianamente testimoni che nelle nostre parrocchie e comunità le ricadute sul piano concreto non si notano ancora".

A preoccupare è la "contrazione della solidarietà sociale". Oltre quattro milioni gli italiani che vivono in povertà assoluta per l'Istat, ricorda il porporato, mentre i rilevamenti della Caritas lasciano emergere sia un vero e proprio "disagio alimentare", sia una richiesta di "interventi di ascolto" a indicare una solitudine crescente.

Migrazioni: Ue e Onu trovino soluzioni radicali
In merito all'altro grande problema attuale che è il fenomeno migratorio, con le tragedie umane che comporta, il presidente dei vescovi italiani esprime il timore che ci si rassegni alla cultura dell’indifferenza, che non si superino soluzioni singole, per arrivare invece a una vera e propria nuova "politica migratoria europea". Quattro i temi programmati per il prossimo decennio, frutto del Convegno ecclesiale di Firenze: missionarietà, famiglia, scuola e poveri. L'Anno Santo della Misericordia, sottolinea il cardinale Bagnasco, sarà per noi un motivo di crescita per guardare le persone e le cose con occhi di bontà. Due gli auspici espressi a questo proposito: che le comunità divengano sempre più luoghi ospitali e accoglienti e che siano valorizzate in tutte le diocesi le Porte Sante.








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