2016-01-26 07:05:00

Ue, sempre più Paesi spingono per far saltare Schengen


L’accordo di Schengen è in bilico. Una "larga maggioranza" di Paesi Ue ha "invitato la Commissione a preparare le procedure per l'attivazione dell'articolo 26'', col quale uno o più Stati possono estendere i controlli alle frontiere interne fino a due anni. Alessandro Guarasci:

“Dobbiamo fare del nostro meglio per salvaguardare la più grande conquista dell'integrazione europea", avverte il commissario Ue all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos, che prova a stemperare le tensioni spiegando di aver riscontrato una forte volontà degli Stati a lavorare per attuare tutte le misure già varate per rafforzare le frontiere esterne e gestire i flussi. Ieri però al vertice dei ministri dell’Interno della Ue ad Amsterdam, una "larga maggioranza" di Paesi ha  "invitato la Commissione a preparare le procedure per l'attivazione dell'articolo 26 nell'ambito del codice Schengen” come spiega il ministro olandese alla Sicurezza Klaas Dijkhof, presidente di turno del consiglio europeo. Dunque controlli alle frontiere interne fino a due ani. D’altronde già sei Paesi Austria, Germania, Svezia, Norvegia, Francia, Danimarca sono tornati a chiedere i documenti a chi vuole entrare nel loro territorio. L’Austria addirittura è convinta che Schengen stia per salvare. La posizione dell’Italia è diversa. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano:

"Per ora Schengen è salva, perché abbiamo poche settimane per evitare che si dissolva fra gli egoismi nazionali e le preoccupazioni di fronte a un'Europa che fin qui si è dimostrata incapace non tanto di decidere, quanto di realizzare le decisioni assunte”.

Ora la parola passa alla Commissione Europea

 


 








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