2016-01-28 13:30:00

Vescovi Zambia: alle elezioni non strumentalizzare i cristiani


Mantenere una posizione imparziale, ma vigile, senza lasciarsi strumentalizzare da nessun partito. E’ l’appello rivolto dai vescovi dello Zambia a tutti i leader cristiani in vista delle prossime elezioni presidenziali e legislative nel  Paese previste l’11 agosto.

Vigilare contro ogni frode elettorale
In una dichiarazione diffusa nei giorni scorsi, al termine della loro Assemblea plenaria annuale, i presuli – riferisce l’agenzia Cisa - esortano in particolare i leader religiosi cristiani a non permettere ai politici di usare le chiese e le funzioni liturgiche per le loro campagne elettorali. Essi invitano inoltre i fedeli a farsi promotori dell’unità del Paese. “E’ dovere dei cristiani usare la loro voce profetica per denunciare ogni frode elettorale”, scrivono nel documento, rivolto ai cattolici e a tutte le persone di buona volontà.

Superare la mentalità monopartitica e abbracciare la cultura democratica
Le prossime elezioni tripartite dovrebbero essere un motivo di gioia e di grandi aspettative, perché “idealmente” offriranno ai cittadini l’occasione “per scegliere in modo pacifico” i loro rappresentanti e il nuovo Presidente. E tuttavia - osservano con preoccupazione i vescovi - i politici zambiani “risentono ancora di una mentalità monopartitica” in cui la competizione elettorale è vista come una battaglia per eliminare gli oppositori a qualsiasi costo. I discorsi di odio e il linguaggio volgare usato da diversi esponenti politici non fanno ben sperare in questo senso.  Di qui l’appello ai leader dei partiti ad affrontare il prossimo appuntamento elettorale con uno spirito nuovo improntato ad “una cultura democratica” per garantire “un clima politico migliore e più tollerante”.

Non soffiare sul fuoco del tribalismo
I presuli li esortano inoltre a non soffiare sul fuoco del tribalismo e delle rivalità etniche, ammonendo che se “se lo Zambia si incendia, non avranno nessuno da governare. “ I nostri padri e madri fondatori – ricordano – hanno investito tante energie per fare in modo che gli zambiani considerino e trattino gli altri come fratelli e sorelle senza distinzione di tribù, razza o religione. Perché questo dovrebbe diventare un tema di confronto politico oggi?”, concludono. 

La democrazia multi-partitica introdotta in Zambia solo nel 1991
​Il multipartitismo è stato introdotto in Zambia solo nel 1991, dopo la lunga Presidenza di Kenneth Kaunda al potere dal 1964 e leader del partito unico United National Independence Party (Unip). Dal 1991 il potere è rimasto nelle mani del Movimento per la democrazia multipartitica, cui è succeduto nel 2011 il Fronte patriottico.  (L.Z.)








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