Unità di intenti sul tema dell'immigrazione, posizioni diverse su altri temi, ma fra Italia e Germania i punti in comune sono più di quelli che dividono. Così il premier italiano Matteo Renzi al termine del faccia a faccia a Berlino con la Cancelliera tedesca Angela Merkel che, da parte sua, sollecita un accordo sulla Turchia. Servizio di Giampiero Guadagni.
Roma e Berlino unite per una Europa più forte. E' il messaggio che Matteo Renzi
e Angela Merkel hanno voluto lanciare dopo le tensioni degli ultimi giorni tra l'Italia
e la Commissione europea. L'avversario comune, affermano i due leader, è il populismo,
che va combattuto anche attraverso la la lotta alla disoccupazione. E a proposito,
la cancelliera tedesca ha ribadito l'apprezzamento per le riforme del governo italiano,
in particolare quella del lavoro, il Jobs act. Vogliamo ridurre il nostro debito non
per fare un piacere a Berlino ma ai nostri figli. E sul tema più spinoso, la flessibilità,
Renzi ha chiarito: non vogliamo nuove regole ma l'applicazione uguale per tutti di
quelle già esistenti. La Merkel non è voluta entrare sull'argomento, insistendo piuttosto
sulla necessità che sia attuato il piano di Unione europea e Turchia sulla gestione
dei profughi, sbloccando il finanziamento di 3 miliardi. Tema sul quale sembra però
ancora difficile una soluzione. Renzi assicura: l'Italia è pronta a fare ogni tipo
sforzo, superando le incomprensioni. Ma aspetta risposte dalle istituzioni europee
sul modo di intendere il contributo alla Turchia. Piena sintonia invece tra Roma e
Berlino sulla necessità di salvare il trattato di Schengen.
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