2016-01-30 08:33:00

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica


Nella quarta Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il Vangelo che racconta lo sdegno degli abitanti di Nazaret di fronte alle parole di Gesù che in sinagoga annuncia la sua missione:

“Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti:

Gesù, nella sinagoga di Nazaret, ha proclamato la missione affidatagli dal Padre in favore dei poveri e degli oppressi; la risposta della sua gente, pur meravigliata “delle parole di grazia che escono dalla sua bocca”, è di giudizio e di chiusura, così da rendere inutile la Sua presenza in mezzo a loro. A Gesù che afferma con autorità: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”, la risposta di chi pensa di conoscerlo è: “Non è costui il figlio di Giuseppe?”. “Ma che sta dicendo?”. “Ma chi si crede di essere!”. E lo cacciano fuori dalla città, pronti a precipitarlo giù da un burrone e a farla finita con lui. E’ una pagina del Vangelo molto importante anche per noi oggi: noi abbiamo i nostri progetti e le nostre idee, il nostro modo di concepire quello che è giusto o ingiusto: pretendiamo di sapere molto bene come il mondo deve andare avanti. Non vogliamo un Dio che compie la sua promessa, la sua “storia di salvezza”, che ci chiama a conversione, ad uscire dalle nostre idolatrie, a metterci in cammino sulle sue strade; cerchiamo un “dio” a nostro uso e consumo, che mandi avanti il mondo e le cose che noi vogliamo. E siamo pronti a ricorrere ad “altri santi”, ad altri “maghi”, perché la storia sia come piace a noi! Ed anche oggi tanti fedeli – ed anche non fedeli – sono pronti a precipitare Gesù dal ciglio del monte pur di non aver a che fare con una parola troppo scomoda, troppo diversa (cf T. Federici). Ecco: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”… E noi – tu ed io – dove siamo? Dove ci trova questa parola del Signore?








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