2016-02-03 14:00:00

Chiesa Costa Rica: al voto non seguire ideologie populiste


“Questo non è il momento per lasciare che l’apatia e l’indifferenza  logorino l’impegno civico”  è l’appello dell’arcivescovo di San José, mons. José Rafael Quirós ai cittadini convocati a votare per le elezioni amministrative del prossimo 7 febbraio in Costa Rica. “Voto sereno e intelligente” s’intitola il messaggio del vicepresidente dell’episcopato nel quale invita a “scegliere con consapevolezza l’opzione politica che rappresenti al meglio i nostri principi etici e i nostri valori civili”.

La responsabilità dei laici nella vita pubblica
Nel documento, mons. Quirós ricorda l’importanza della presenza dei laici nella vita pubblica e la loro responsabilità nella “formazione del consenso” necessario “alla trasformazione sociale” e “nell’opposizione ad ogni forma di ingiustizia”. “Il bene comune - si legge nel testo - è il criterio base per la partecipazione ai comizi elettorali, in quanto al di sopra di ogni interesse o beneficio particolare o di gruppo”. Il presule sottolinea che al centro di ogni scelta ci deve essere la preoccupazione per i più bisognosi  e per coloro che non hanno accesso ai beni primari e ad una vita dignitosa.

Maturità politica e lotta alla corruzione
Per il vicepresidente della Conferenza episcopale del Costa Rica, la sfida più seria per i cittadini è quella di scegliere persone idonee, coraggiose ed efficienti che sappiano svolgere la propria funzione con un’autentica etica sociale. In questo modo, afferma mons. Quirós, potranno intraprendere “una lotta frontale contro la corruzione, poiché la prima mossa è proprio quella di non essere partecipi di essa”.  Anche i candidati sono chiamati a rispettare le proprie promesse elettorali e a ricordare che la loro missione è quella  di “rappresentare” i cittadini che li hanno votati. In tal senso, l’arcivescovo sottolinea che il primo passo da compiere è avere la “maturità per sostenere ogni progetto favorevole al distretto elettorale, senza guardare da chi o da quale partito viene proposto”.

Non lasciarsi manipolare da campagne populiste
I vescovi rinnovano l’invito a sacerdoti, religiosi e agenti pastorali perché aiutino a rafforzare, alla luce della fede e della morale, la capacità riflessiva dei cittadini affinché “non agiscano acriticamente lasciandosi manipolare da campagne mediatiche di impatto prettamente emotivo  o da proposte elettoralistiche e populiste”. “Facciamo il nostro appello - ribadisce mons. Quirós -  per un voto sereno e intelligente, e per questo, è necessario conoscere le proposte e poter scegliere nel pieno della propria libertà e della propria volontà”.

Maggiore partecipazione, più democrazia
A conclusione del messaggio, il vicepresidente dell’episcopato ha auspicato che “una maggiore partecipazione dei cittadini in queste elezioni rafforzi il sistema democratico”. Circa 3 milioni 200 mila elettori sono convocati a eleggere oltre 5 mila candidati tra governatori, sindaci, consiglieri, amministratori e rispettivi sostituti. L’astensionismo nelle votazioni amministrative del 2010 ha raggiunto il 72%, ma secondo gli ultimi sondaggi, si spera che per queste elezioni l’astensione sia minore del 50%. (A cura di Alina Tufani)








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