2016-02-03 14:00:00

Congo: esodo della popolazione per violenze nel nord Kivu


Esodo di massa della comunità Nande dal villaggio di Miriki, nel Territorio di Lubero, nel Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Lo riferisce un comunicato ripreso dall’agenzia Fides, del “Centro studi per la pace, la democrazia e i diritti dell’uomo” Cepadho, un’associazione della società civile locale. 

Si tema la pianificazione di un genocidio
Secondo il comunicato, i Nande temono che si stia pianificando un genocidio a danno della loro comunità da parte delle Fdlr (Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda), un gruppo di origine rwandese impiantato da anni nell’area. L’Alto Commissariato Onu per i rifugiati stima che oltre 21.000 persone sono fuggite da Miriki dal 7 gennaio, quando almeno 14 persone sono state uccise in un attacco notturno attribuito alle Fdlr.

Avviare un dialogo tra le comunità Nande e Hutu
Secondo la Cepadho, nel Territorio di Lubero si è creato un clima di diffidenza tra la comunità Hutu e quella Nande, per cui ogni Hutu è visto come appartenente alle Fdlr ed ogni Nande come un Mai-Mai, termine generico che designa un appartenente a milizie di autodifesa locali. In questo caso un gruppo Mai-Mai locale a base Nande si scontra da tempo con le Fdlr. Per uscire da questa spirale di violenza e di odio, la Cepadho chiede alle autorità locali e nazionali, oltre che alla Monusco (Missione Onu nella Rdc), di avviare un dialogo tra le comunità Nande e Hutu. Nella regione opera pure un altro gruppo, di origine ugandese, l’Adf (Forze Alleate di Difesa) che semina il terrore tra la popolazione, contribuendo ad accrescere il numero degli sfollati. (L.M.)








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