2016-02-03 18:31:00

Emergenza profughi: si’ dell'Italia ai 3 miliardi di aiuti alla Turchia


Dopo settimane di botta e risposta tra l'Italia e l'Unione Europea in tema di profughi e flessibilità, si ricompone la frattura. Roma ha espresso la sua disponibilità al piano europeo di aiuti alla Turchia che, al momento, ospita al suo interno tre milioni di siriani. Ma il sì implica la richiesta di una maggiore flessibilità sui conti pubblici. Il servizio di Benedetta Capelli:

Tre miliardi di euro per fronteggiare tre milioni di profughi siriani che sono in Turchia. La richiesta del presidente della Commissione europea, Jean Claude-Juncker, è arrivata nel corso della plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo. L'invito a fare presto e a dare prova di solidarietà anche per la Giordania e il Libano è stato raccolto pure dall'Italia, nonostante i malumori delle scorse settimane. Una disponibilità apprezzata e messa in luce dallo stesso Junker. Nel dettaglio, si tratta di un miliardo di euro  finanziato dal budget europeo. Gli altri due miliardi sono stanziati dagli Stati, secondo il loro Reddito nazionale lordo. Il contributo dell'Italia sarà di 224,9 milioni di euro, il quarto più alto dopo Germania, Gran Bretagna e Francia. In una dichiarazione, Roma ha detto di attendere dalla Commissione Ue “un approccio coerente non prendendo in considerazione, ai fini del calcolo del deficit, i costi sostenuti dall'Italia dall'inizio della crisi in Libia”. In sostanza, l'Italia chiede la flessibilità aggiuntiva invocata per finanziare le misure previste in manovra a fronte dello sforzo sostenuto nelle attività di sorveglianza dei confini, per salvare vite in mare. “Una richiesta in base a regole che non ci stiamo inventando - ha detto il ministro dell'economia Padoan, sperando in una celere risposta europea – per evitare una incertezza che sicuramente non aiuta la crescita”.








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