2016-02-04 12:24:00

Australia: Chiese contro la deportazione dei rifugiati


Le Chiese cristiane d’Australia si sono offerte di ospitare centinaia di migranti che il governo vuole deportare sull’isola di Nauru. La dichiarazione delle congregazioni - riporta l'agenzia AsiaNews - arriva poche ore dopo la decisione dell’Alta Corte nazionale, secondo cui è “legittima” la decisione di spostare i richiedenti asilo dal territorio nazionale all’isola della Micronesia. Il gruppo in questione è composto da più di 260 persone, fra cui 37 bambini.

La vicenda dei rifugiati è una questione morale
Il primate anglicano Peter Catt ha dichiarato che le chiese prescelte – una decina, fra cui la cattedrale di Brisbane – stanno “reinventando l’antico concetto di santuario (rifugio, con diritto di asilo-ndr). È vero che si tratta di una definizione ancora non testata dalla nostra legge, e credo che se le autorità dovessero scegliere di entrare nelle chiese e portare via le persone con ogni probabilità sarebbe una mossa legale”. Tuttavia, aggiunge, “si tratta di una questione morale, e non farebbe buona impressione. Non penso che qualcuno voglia osare tanto”.

In Australia non possono essere accolti neppure i veri rifugiati politici o civili
La stragrande maggioranza dei migranti che cerca di raggiungere l’Australia via mare viene arrestata e portata nei centri di detenzione della Papua Nuova Guinea o di Nauru. L’isola di Manus è tristemente nota per la situazione che vi si è creata a causa di tensioni relative alla migrazione. Secondo la legge, non possono essere accolti in Australia neanche se vengono ritenuti veri rifugiati politici o civili. A fianco delle chiese si sono schierati migliaia di australiani, che sono scesi in piazza contro la deportazione di migranti. Tutti portavano cartelli con su scritto “Malcolm Turnbull, lasciali rimanere”. Turnbull è l’attuale primo ministro del Paese. Intanto, un’inchiesta della Commissione nazionale per i diritti umani ha sottolineato il rischio di disordini mentali per coloro che vengono rinchiusi nei campi profughi, soprattutto per i bambini.

Difficile realizzare il progetto delle Chiese in favore dei rifugiati
​Misha Coleman, della task force delle Chiese australiane per rifugiati, ammette che “sarà difficile spostare fisicamente i richiedenti asilo dai Centri di detenzione ai nostri santuari, ma potremmo riuscirci”. Da parte sua, il ministro per l’Immigrazione Peter Dutton ha dichiarato che i cristiani “hanno il diritto alle proprie opinioni, ma non sono al di sopra della legge australiana”. (R.P.)








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