2016-02-04 06:10:00

Gandolfini: iter ddl Cirinnà viola Costituzione, appello a Mattarella


"L’Iter del ddl Cirinnà sta violando la Costituzione: prima della discussione parlamentare deve passare per la Commissione Giustizia, ci appelliamo al presidente della Repubblica": così Massimo Gangolfini, portavoce del Comitato “Difendiamo i nostri figli”, che ha promosso il Family Day. Per Gandolfini è necessario un confronto sereno e che la voce degli italiani sia ascoltata. Massimiliano Menichetti lo ha intervistato:

R. - Da una parte sul Family Day si è detto: “Ah sì, una bella manifestazione. E’ giusto che la gente rappresenti il proprio sentimento… Questo è il gioco della democrazia…”; dopodiché il risultato è stato: “Voi fate tutte le manifestazioni che volete, perché sono io quello che tira le somme e che decido quello che voglio!”. E questo è uno strappo inaccettabile! Faccio nuovamente presente che quel popolo era - tra virgolette - una piccola rappresentanza del popolo italiano che si riconosce in queste istanze: per cui parliamo di 30-40 milioni di persone e non soltanto quelle del Circo Massimo. Noi consideriamo molto grave l’atteggiamento soprattutto della forza di maggioranza del  Pd e del  premier, anche da un punto di vista strettamente democratico per sistemare la situazione di 7.513 coppie - ammesso che tutte lo vogliano – omogenitoriali e omosessuali,  che sono presenti in Italia, ferisce e oscura di fatto il sentimento di milioni e milioni di cittadini italiani. Questa non è democrazia!

D. – Ha ribadito più volte che è molto grave il fatto che non ci sia stata il passaggio in Commissione Giustizia, ma che si discuta già in aula…

R. – Perché questo è un aspetto costituzionale fondamentale. E’ una legge di una tale sensibilità e delicatezza che deve essere ampiamente condivisa tra le forze rappresentative e con il Paese. E quindi si faccia un bel passo indietro, si ritorni nell’alveo, all’interno del quale sistemi così complessi devono essere discussi, e probabilmente lì si troverà davvero una virtuosa mediazione.

D. – C’è spazio, secondo lei, per una mediazione a livello politico?

R. – I giochi sommersi non li conosco e credo che non li conosca bene nessuno! Per quello che sento le mediazioni attuali sono tutte mediazioni inaccettabili. Fa veramente specie che un governo e un premier non eletto dagli italiani venga a fare un’azione che è profondamente contraria allo spirito degli italiani. Questo non è leale! L’unica vera mediazione accettabile è fermarsi e ritornare in Commissione Giustizia e da parte nostra un forte appello al presidente della Repubblica, alla sua lealtà ed onestà.

D. – Ci sono alcuni che soffiano sul fuoco dello scontro…

R. – Si butta avanti l’ideologia dello scontro, così si aprono le strade al Ddl Cirinnà. Noi vorremmo, invece, un rapporto di ragionevolezza, tenendo presente da una parte i diritti civili legati alla persona per quanto riguarda le unioni civili e dall’altra parte il comune sentire della gente e soprattutto nel rigoroso rispetto del diritto del bambino di avere un padre e una madre. Non so se ci stiamo rendendo conto, ma stiamo creando, stiamo costruendo un tipo di società che la storia non conosce. E laddove è già stato praticato, non è aumentato il tasso di felicità della popolazione, le coppie non sono più unite, i bambini non sono meno abbandonati. Anzi tutte le statistiche ci dicono esattamente il contrario.

D. – Altro tema che viene portato: l’Italia è un fanalino di coda in Europa…

R. – L’Italia non solo non è un fanalino di coda, ma anzi penso che sia un faro di civiltà posto davanti a condizioni di inciviltà palesi: perché se passa questa idea che il bambino lo si può comprare dove si vuole, questo si chiami pure come se ne ha voglia, ma è una vera e propria inciviltà! Poi non ho capito perché quando si tratta di questioni economiche il leitmotiv del premier è “Noi non accettiamo lezioncine da nessuno in Europa! Noi non andiamo con il cappello in mano in Europa”; quando si tratta poi di mantenere ferme le tradizioni, la storia e la cultura del popolo italiano, siamo subito pronti a tirare fuori questo mantra “Dobbiamo allinearci all’Europa!”.








All the contents on this site are copyrighted ©.