2016-02-05 14:16:00

Parolin: solidarietà e impegno comune per risolvere crisi migranti


Il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha concluso ieri la sua visita in Slovenia abbracciando i profughi nel campo di accoglienza di Dobova: si tratta per lo più di famiglie siriane ed irachene e giovani afghani e iraniani. Il porporato ha portato a tutti il saluto del Papa. Ha detto di essere rimasto fortemente colpito da quello che ha visto e ha apprezzato il lavoro svolto da tante organizzazioni, tra cui la Caritas, a favore dei rifugiati. Il cardinale Parolin ha affermato che bisogna partire dalla solidarietà per affrontare il complesso fenomeno delle migrazioni: occorre lavorare insieme, uniti, perché da soli non si risolve nulla. Il porporato ha ricordato quindi l’impegno di Papa Francesco per i migranti e il suo incoraggiamento a quanti li assistono e portano il loro aiuto. La Chiesa – ha detto – non dà ai governi soluzioni tecniche a tale questione ma offre dei principi guida, primo fra tutti - ha ripetuto - quello della solidarietà.  

Colloqui con le autorità slovene
In un’intervista rilasciata alla radio cattolica slovena “Ognijsce”, citata dall'Agenzia Sir, il segretario di Stato ha parlato anche dei colloqui avuti con le autorità slovene per risolvere le questioni in sospeso, rilevate dalla Conferenza episcopale slovena, in particolare “la cura pastorale per militari e la creazione di un Ordinariato militare, la questione delle scuole cattoliche, le tasse sui beni ecclesiali”. Secondo il porporato, “c’è tanta buona volontà per venire incontro a queste questioni”. Alla domanda di un’eventuale visita del Papa in Slovenia, il cardinale Parolin ha risposto “di aver ricevuto la conferma dell’invito del premier sloveno già espresso in Vaticano l’anno scorso”, ma ha aggiunto che “al momento presente non ci sono altri dettagli a proposito”. 








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