2016-02-08 07:54:00

Regeni: ancora lontana la verità sulla sua morte in Egitto


La salma di Giulio Regeni, il ricercatore universitario deceduto in Egitto, sarà trasferita oggi in Friuli, nel paese natio di Fiumicello, dove ieri sera si è tenuta una fiaccolata. I funerali si terranno domani. Resta ancora lontana la verità sulla sua morte. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Dall’autopsia effettuata in Italia emerge che non si è trattato, come riferito in un primo momento dalle autorità egiziane, di un incidente stradale. Sul corpo del giovane, ritrovato in un fosso alla periferia del Cairo, sono state rilevate fratture compatibili con torture e pestaggi. E’ stata letale, in particolare, la frattura di una vertebra cervicale. Non è stato invece possibile stabilire con certezza la data della morte. Anche gli interrogativi principali, perché e chi ha ucciso Giulio, restano senza risposta. E non è ancora stato attivato un canale di collaborazione tra il team investigativo italiano e quello egiziano. La procura di Giza, incaricata di condurre le indagini preliminari, ha reso noto di non aver ricevuto l’ordine di coordinarsi con il team di inquirenti inviato dall’Italia. Fonti di stampa riferiscono, intanto, che l’università americana al Cairo dove Giulio era ricercatore, è da tempo oggetto dell'attenzione dei  servizi segreti egiziani. Sembra in particolare che il giovane fosse controllato dalla polizia per le sue ricerche sui sindacati indipendenti. La nostra preghiera per Giulio – ha detto infine l’arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli – sia sotto gli occhi del Dio misericordioso.

 








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