2016-02-11 08:37:00

Unioni Civili: primo voto del Senato sul ddl Cirinnà


Il ddl Cirinnà sulle unioni civili supera il primo voto in Senato. Con 195 voti contrari e 101 favorevoli l’Aula del Senato ha infatti respinto la richiesta di non passaggio all'esame degli articoli del provvedimento. Intanto nel Pd tensione sulla libertà di coscienza. Servizio di Giampiero Guadagni

Il ddl Cirinnà dunque non torna in commissione. Il voto dell’aula sul punto è stato palese per scelta del presidente Grasso, secondo il quale il tema si aggancia all’articolo 2 della Costituzione, che parla di formazioni sociali specifiche e non all’articolo 29, che parla di matrimonio. Afferma Grasso: le unioni civili sono una nuova formazione sociale e non intaccano la famiglia. Argomentazione fortemente contestata in particolare dai senatori Calderoli e Quagliariello che avevano presentato la richiesta di voto segreto. Di scrutini  segreti comunque dovrebbero essercene diversi durante le votazioni sugli emendamenti che inizieranno martedì 16 febbraio. Non ci sarà alcun contingentamento dei tempi.  Ed è scontro all’interno del Pd sulla libertà di coscienza. Il capogruppo Zanda l’aveva concessa solo per tre emendamenti, ma dopo le protesta dei cattolici dem ha fatto salire questa possibilità a sei emendamenti. Il più importante dei quali è quello che sostituisce la stepchild adoption con l’affido rafforzato.  Oggi intanto sarà depositato alla Corte costituzionale il ricorso presentato da 51 senatori per conflitto di attribuzione relativo all’iter del disegno di legge. 








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