Flessibilità e migranti: al centro degli incontri, oggi a Palazzo Chigi tra il premier italiano Renzi, il presidente del Parlamento Europeo, Schulz, e il cancelliere austriaco, Faymann. Il servizio di Fausta Speranza
Su un punto tutti d’accordo: “Non si può reagire alla globalizzazione con processi
di rinazionalizzazione". Renzi chiarisce la sua posizione dicendo: “c’è necessita'
di un’Europa piu'sociale e meno finanziaria". Schultz ci tiene a sottolineare che
il patto Ue è di stabilità ma anche di crescita. In perfetta linea Faymann che, proseguendo
il discorso, chiede investimenti e posti di lavoro. A parte il socialista Schultz,
che guida l’europarlamento, emerge un asse Italia-Austria che potrebbe aiutare Renzi
a far passare la legge di stabilità di Roma al vaglio della Commissione Ue. Da parte
sua, il premier raccomanda a Bruxelles di dedicarsi di piu' alle questioni serie dell'Europa
e non alle questioni degli 'zero virgola". "L'Italia le regole le rispetta, le sta
rispettando, - ha ribadito - ma la flessibilita' in applicazione e' segno di buonsenso".
C’è poi la questione migranti: è Faymann a raccomandare con forza accordi di rimpatrio
sulla distinzione tra aventi diritto all’asilo e non. Italia e Austria – sottolinea
– non possono essere lasciate sole. A proposito di migrazioni, c’è da dire che lunedì
ci sarà un incontro tra esponenti di Frontex, Nato e Commissione Europea. C’è da
discutere il coordinamento delle attivita' relative alla crisi dei migranti, dopo
la decisione della Nato di lanciare un'operazione nel mar Egeo. L’obiettivo è combattere
i criminali che guadagnano miliardi di euro col traffico di esseri umani dalla Turchia
alla Grecia”.
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