2016-02-14 11:59:00

New York Times: Regeni fermato dalla polizia egiziana


Il ricercatore italiano Giulio Regeni fu fermato e portato via dalla polizia egiziana il 25 gennaio al Cairo, probabilmente scambiato per una spia "per via di alcuni contatti sul telefono di persone legate all'opposizione anti-governativa". Ad affermarlo sono fonti egiziane raccolte dalla testata americana New York Times che cita, a sostegno della versione, tre funzionari della sicurezza egiziana coinvolti nelle indagini. "Il ragazzo ha reagito bruscamente, si è comportato come un duro", sostengono sempre le stesse fonti.

L’autorevole giornale statunitense riporta anche le parole di un testimone che sostiene che il fermo di Regeni sarebbe stato "ripreso da 4 telecamere di sorveglianza" di altrettanti negozi. E oggi il direttore della procura di Giza, Hossam Nassar, ha ordinato l'esame dei filmati delle telecamere a circuito chiuso attive nelle zone visitate dal giovane ricercatore italiano il giorno della sua scomparsa. Il funzionario ha riferito ad Agenzia Nova che i filmati potrebbero far luce sulle testimonianze emerse in questi giorni riguardo al fermo subito dal giovane da parte di membri delle forze di sicurezza nell'area di piazza Tahrir.

Nel frattempo gli attivisti egiziani hanno denunciato nuovi casi di 'desaparecidos': 66 nel solo mese di gennaio - e "43 casi di sospette torture in carcere" - che si vanno ad aggiungere alle centinaia di casi dell'ultimo anno. (M.G.)








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