La Conferenza episcopale boliviana ha emesso ieri un comunicato in vista del referendum costituzionale di domenica 21 febbraio, nel quale i cittadini si esprimeranno sulla possibilità di permettere la candidatura per un ulteriore mandato al presidente Evo Morales e alle più alte cariche dello Stato. Nel documento - riferisce l'agenzia Sir - i vescovi invitano tutti a un cosciente e responsabile esercizio di cittadinanza.
L'episcopato non prende posizione ma invita a votare con libertà
I vescovi fanno notare che il “referendum sarà decisivo per il futuro democratico
del Paese” ma non prendono posizione in favore del sì o del no. Ricordano però che
“il voto è un diritto da esercitare in modo segreto e personale. Pertanto dobbiamo
esprimerlo senza costrizioni o minacce di alcun tipo”. La Conferenza episcopale boliviana
“si appella, ancora una volta, alla vocazione democratica del popolo boliviano e incoraggia
tutti i cittadini a partecipare a questo processo democratico con libertà, consapevolezza
e responsabilità”, dato che queste sono “le condizioni indispensabili per salvaguardare
la democrazia, come è già accaduto in altre occasioni”.
La richiesta di un voto trasparente e conforme alla volontà dei boliviani
I vescovi, infine, chiedono la massima trasparenza e sottolineano: “È fondamentale
che tutti collaboriamo per rendere possibile un clima di serenità e pace, rigettando
qualsiasi intenzione violenta o manipolazione della volontà dei cittadini”. (R.P.)
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