“Non possiamo, né dobbiamo dimenticare che gli esseri umani non possono essere spostati come pezzi di un gioco strategico”: è quanto afferma mons. Jean-Paul Jaeger, vescovo di Arras, in Francia. In una nota diffusa sul sito web diocesano, il presule fa riferimento allo smantellamento, che avviene in queste ore per decisione delle autorità francesi, della così detta “giungla di Calais”, la baraccopoli in cui alloggiano migliaia di migranti provenienti soprattutto da Siria, Afghanistan e Sudan.
In Quaresima, non dimenticare di pregare per i profughi
In questo tempo di Quaresima, sottolinea mons. Jaeger, “mancherebbe una dimensione
alla nostra preghiera se non vi includessimo i nostri fratelli e sorelle rifugiatisi
vicino a noi”. “Sappiamo, purtroppo – scrive il presule – che il dramma di Calais
non è che il riflesso di una tragedia che colpisce altrettanti uomini e donne in tutto
il mondo”. Di qui, la sottolineatura forte della “incapacità dimostrata dalle forze
internazionali, europee e nazionali, nel risolvere efficacemente le situazioni che
costringono le persone a sradicarsi dal proprio Paese per cercare la sicurezza e la
sopravvivenza altrove”.
L’avvenire passa attraverso il rispetto dell’umanità
Il vescovo di Arras mette, inoltre, in risalto “la capacità di accoglienza” dei profughi
stessi, che lottano per conservare la “loro umanità” anche “in condizioni di vita
incredibilmente precarie”. “Ho pregato – racconta il presule – in una chiesa costruita
dalla sola fede di fratelli cristiani che, nelle avversità, credono sempre che Dio
non li abbandona”. Di qui, l’appello del presule a tutelare, in particolare, i bambini
e le donne bisognose, perché “l’avvenire passa certamente attraverso il rispetto dell’umanità”.
Infine, mons. Jaeger rende omaggio ai cittadini di Calais ed alla loro generosità,
capace di andare incontro “alle sofferenze del mondo” e di “superare gli ostacoli”
per salvaguardare “la dignità” del prossimo. (I.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |