2016-03-12 14:30:00

Padre “Pepe”: anche da Buenos Aires camminiamo con Francesco


Segni di gratitudine, iniziative di preghiera, messaggi sui social network. Sono tanti i modi in cui già in queste ore, in tutto il mondo, viene celebrato il terzo anniversario dell’elezione di Papa Francesco che ricorre domani. Particolarmente emozionata, nella ricorrenza, è naturalmente la comunità di fedeli di Buenos Aires, soprattutto i più umili che erano i primi nel cuore dell’arcivescovo Bergoglio. Alessandro Gisotti ha raccolto telefonicamente la testimonianza di padre "Pepe" Di Paola, a cui Bergoglio ha affidato la cura pastorale dei poveri delle Villas Miserias:

R. - Yo creo que la gente està muy feliz, durante…
Io credo che la gente sia molto felice.  Magari inizialmente si poteva credere che fosse solamente per la persona, che fosse solo una sensazione, poi però la gente si è resa conto che non si trattava di una sensazione! In questi tre anni da Pastore della Chiesa continua questo cammino di trasformazione, questo cammino spirituale, che sta rafforzando molti cattolici, magari anche lontani, dando grande speranza a tutti quei cattolici che desideravano una Chiesa più vicina alla gente, più vicina ai problemi della gente … E quindi lo viviamo con grande gioia sin dall’inizio del suo Pontificato e si va sempre più rafforzando col passare degli anni.

D. – Sono tre anni che abbiamo Francesco come Papa. Quali sono le cose che più la colpiscono rispetto agli anni di Bergoglio in Buenos Aires?

R. – Yo creo que lo mas importante de nosotros, los curas que...
Io credo che la cosa più importante per tutti noi, i sacerdoti che lavoravamo con lui in Buenos Aires, sia quella di testimoniare al mondo che Bergoglio è la stessa persona, con le stesse convinzioni riguardo agli immigrati, riguardo alla povertà, riguardo al relativismo, riguardo ai grandi problemi e all’attualità del mondo di oggi.  Anche quando era a Buenos Aires aveva una solidità spirituale ed ecclesiale e un atteggiamento austero …. La miglior testimonianza che possiamo dare è quella di dire che Bergoglio è coerente ed è la stessa persona! Oggi abbiamo la grazia che non è più in una sola diocesi, ma guida la Chiesa nel mondo. Quindi noi possiamo solo dare questa testimonianza, che continua cioè ad essere sempre la stessa persona che era prima di essere eletto alla Cattedra di Pietro.

D. – L’anniversario dell’elezione rappresenta anche il momento in cui Bergoglio è stato “tolto” all’Argentina dalla Chiesa universale. Manca alla gente di Buenos Aires e in particolare della “Villas Miserias”?

R. – Se lo recuerdan con mucho afecto, pero….
Lo ricordano con grande affetto! Credo che la gente di qui sia molto felice che lui sia lì a Roma e condivide con gli altri la gioia che prova; chi lo ha incontrato o lo conosce è felice di sapere che sia stato affidato alla Chiesa, alla Chiesa universale. E’ anche bello che gli italiani lo sentano così vicino, preghino per lui ed abbiano il suo ritratto in casa. E’ la presenza di Jorge Mario Bergoglio!








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