2016-03-12 14:30:00

Papa: vicini a chi attende una rapida verifica della situazione matrimoniale


Papa Francesco ha incontrato stamane nell’Aula Paolo VI in Vaticano i partecipanti a un corso di formazione della Rota Romana sul nuovo processo matrimoniale e sulla procedura super rato. I nuovi provvedimenti in materia - ha detto - mostrano la sollecitudine della Chiesa verso quei fedeli che attendono una rapida verifica sulla loro situazione matrimoniale. Il servizio di Sergio Centofanti:

Durante il Sinodo sulla famiglia – ha detto il Papa - sono emerse "forti aspettative per rendere più agili ed efficaci le procedure per la dichiarazione di nullità matrimoniale. Tanti fedeli, infatti, soffrono per la fine del proprio matrimonio e spesso sono oppressi dal dubbio” se sia valido o meno: “Ma questi fedeli in molti casi – ha osservato - trovavano difficoltà ad accedere alle strutture giuridiche ecclesiali ed avvertivano l’esigenza che le procedure fossero semplificate”. “La carità e la misericordia, oltre che la riflessione sull’esperienza - ha proseguito il Pontefice - hanno spinto la Chiesa a rendersi ancora più vicina a questi suoi figli, venendo incontro ad un loro legittimo desiderio di giustizia". Così il 15 agosto scorso sono stati promulgati i documenti Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et Misericors Iesus, "che hanno raccolto i frutti del lavoro della commissione speciale istituita il 27 agosto 2014" con "un obiettivo eminentemente pastorale":

"Mostrare la sollecitudine della Chiesa verso quei fedeli che attendono una rapida verifica sulla loro situazione matrimoniale. In particolare, è stata abolita la doppia sentenza conforme e si è dato vita al cosiddetto processo breve, rimettendo al centro la figura e il ruolo del Vescovo diocesano, o dell’Eparca nel caso delle Chiese orientali, come giudice delle cause. Si è così ulteriormente valorizzato il ruolo del Vescovo o dell’Eparca nella materia matrimoniale; infatti, oltre all’accertamento per via amministrativa – rato e non consumato –, a lui è ora rimessa la responsabilità della via giudiziaria in ordine all’accertamento della validità del vincolo”.

È importante - ha detto ancora il Papa – “che la nuova normativa sia recepita e approfondita, nel merito e nello spirito, specialmente dagli operatori dei Tribunali ecclesiastici, per rendere un servizio di giustizia e di carità alle famiglie”:

“Per tanta gente, che ha vissuto un’esperienza matrimoniale infelice, la verifica della validità o meno del matrimonio rappresenta un’importante possibilità; e queste persone vanno aiutate a percorrere il più agevolmente possibile questa strada (…) La Chiesa è madre e vuole mostrare a tutti il volto di Dio fedele al suo amore, misericordioso e sempre capace di ridonare forza e speranza. Ciò che più ci sta a cuore riguardo ai separati che vivono una nuova unione è la loro partecipazione alla comunità ecclesiale”.

Ma mentre “ci prendiamo cura delle ferite di quanti richiedono l’accertamento della verità sul loro matrimonio fallito – ha concluso Papa Francesco - guardiamo con ammirazione a coloro che, anche in condizioni difficili, rimangono fedeli al vincolo sacramentale”:

“Questi testimoni della fedeltà matrimoniale vanno incoraggiati e additati come esempi da imitare. Tante donne e uomini sopportano cose pesanti, grosse per non distruggere la famiglia, per essere fedeli nella salute e nella malattia, nelle difficoltà e nella vita tranquilla: la fedeltà. E sono bravi, eh?”.








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