2016-03-16 13:31:00

Gerusalemme, apre il Terra Sancta Museum, tra reperti e multimedia


Taglio del nastro domani a Gerusalemme nel Convento della Flagellazione per la prima sezione del Museo dedicato  alla presenza cristiana in Terra Santa. Documenti, archeologia e multimedialità insieme per far immergere pellegrini e turisti nella storia della città santa . Il servizio di Paolo Ondarza:

Preziosi reperti archeologici, musica, proiezioni multimediali: tutto questo è il "Terra Sancta Museum - Via Dolorosa". Un percorso coinvolgente che riporta alle origini della fede e restituisce vita alle pietre, testimoni della Rivelazione divina. Padre Eugenio Alliata, archeologo francescano della Custodia di Terra Santa:

R. – La prima sezione che aprirà sarà di tipo multimediale: è quella di più facile accesso alla generalità dei pellegrini perché, oltre che uno stimolo culturale e archeologico, ha anche uno stimolo emozionale. Sarà dedicata alla Via Dolorosa.

D. – Cioè la via che Gesù ha percorso con la Croce sulle spalle fino al Calvario?

R. – Dal pretorio al Golgota.

D. – Che cosa vedranno i visitatori rispetto a questa sezione multimediale della Via Dolorosa?

R. – Dunque, abbiamo attrezzato un ambiente dell’antico Convento della Flagellazione, un ambiente che conserva quelle parti che sono state trovate in sito nella costruzione dello stesso. In particolare, conserva delle parti della Fortezza Antonia, il luogo tradizionale della condanna di Gesù a Gerusalemme. Noi mostriamo un antico pavimento, chiamato Litostroto, frammenti di pietra che sono stati trovati sul posto risalenti sia all’epoca erodiana, quindi appartenenti all’antica fortezza o al tempio di Gerusalemme, sia di epoca adrianea, cioè l’epoca in cui l’imperatore romano Elio Adriano costruì la nuova città di Gerusalemme chiamandola con il suo nome: "Aelia Capitolina". C’è poi un percorso video, musicale, di voci che accompagna il visitatore lungo la storia di questo sito. È lì che la presentazione diventa un po’ più emozionale, emotiva, perché il pellegrino viene chiamato a immedesimarsi su quel percorso che altri pellegrini hanno fatto prima di lui: “gli apostoli, anime di santi, anime di cavalieri”… Così ha scritto Papa Giovanni XXIII, quando  è venuto pellegrino in Terra Santa, era ancora semplice sacerdote della diocesi di Bergamo. Il pellegrino è chiamato a immedesimarsi in questa lunga schiera di pellegrini che sono passati prima di lui in questi luoghi.

D. – Quindi, un percorso fortemente suggestivo per riscoprire le radici della presenza cristiana in Terra Santa, ma anche favorire il dialogo con altre culture e religioni dal momento che il museo è rivolto a tutti, è aperto a tutti…

R. – Non soltanto in generale è rivolto a tutti, ma abbiamo fatto uno sforzo particolare nel preparare testi nelle varie lingue. Tra queste, anche quella ebraica e araba in maniera che anche la popolazione locale, sia gli ebrei che gli arabi, possa essere coinvolta all’interno di questa presentazione.

D. – Stiamo parlando di una prima parte di un polo museale che prevede un’estensione dell’area espositiva nei prossimi anni…

R. – Noi prevediamo che, terminato questo primo passo in Gerusalemme, possiamo estendere lo stesso concetto in altri Santuari della Terra Santa, come Nazareth per esempio, Cafaranao, Monte Tabor, Ain Karim, Betlemme. Il progetto è grande, però sappiamo che non dobbiamo realizzarlo tutto in una volta, ma lo realizzeremo a poco a poco, ma mano che sarà possibile dal punto di vista pratico.

D. – Certo, iniziative come queste rendono ancora più ricca e coinvolgente l’esperienza del pellegrinaggio in Terra Santa che - va detto - negli ultimi anni ha visto una flessione in quanto a presenze…

R. – Soprattutto dall’Europa e da altri Stati occidentali c’è stata una diminuzione notevole dovuta a molti fattori, però l’esperienza del passato ci insegna che questi sono momenti di flessione. La Terra Santa ha un’attrazione così forte! Siamo convinti che il pellegrinaggio riprenderà appena possibile.

D. – Nell’immediato, pensando alla celebrazione della Pasqua questo museo offre una ricchezza in più a chi si recherà in Terra Santa…

R. – Giustamente, abbiamo voluto che l’apertura fosse prima della Pasqua, quando l’afflusso dei pellegrini è maggiore in Gerusalemme.








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