2016-03-19 13:15:00

Aperta la Porta Santa ad Ayutthaya, culla della Chiesa thai


La vita e l’esempio di San Giuseppe “ci mostrano la strada per crescere come padri, di famiglia o spirituali, nella strada della giustizia, della bontà e della virtù. E queste sono le strade per la crescita di ogni essere umano”. Lo ha detto il cardinale Francis Xavier Kriengsak Kovithavanit, arcivescovo di Bangkok, aprendo stamani la Porta Santa nella chiesa intitolata proprio a San Giuseppe ad Ayutthaya. Si  tratta della terza Porta santa aperta nel Paese, dopo quelle della cattedrale dell’Assunzione nella capitale e di San Pietro a Nakhon Pathom. La cerimonia aveva un particolare significato, dato che questa chiesa rappresenta la culla dell’evangelizzazione della Thailandia.

Aprire il cuore per ricevere la misericordia di Dio
Alla Messa, alla quale ha partecipato l’arcivescovo emerito, mons. Joseph Sangval Surasarang, e più di 30 sacerdoti fra diocesani e religiosi, erano presenti migliaia di fedeli. Il card. Kovithavanij – riporta l’agenzia Asianews – ha invitato i presenti ad aprire il cuore per ricevere la misericordia di Dio: “Se siamo toccati da questa misericordia, possiamo cambiare i nostri cuori e portare il Suo amore ai nostri fratelli e sorelle che vogliono incontrarlo. I cattolici hanno bisogno di un cambiamento del cuore, di un cambiamento della vita. L’apertura della Porta santa ci rende più facile questo cambiamento. Accettiamolo, perdoniamo e riceviamo il perdono”.

Da Ayutthaya è ripartita l’evangelizzazione della Thailandia
Ayutthaya è considerata la “culla” della Chiesa thai, dato che da qui tre missionari delle Missioni estere di Parigi (Mep) ebbero nel 1666 il permesso dal re del Siam Narai il Grande di costruire una chiesa e una scuola. Il vescovo Lambert de la Motte, insieme ai padri Jean De Bourges e Dedier, impressionarono talmente il sovrano che questi donò loro il terreno su cui venne costruito il “campo san Giuseppe”. Qui vennero convertiti i primi 1.500 siamesi e riprese l’evangelizzazione del Paese. (L.Z.)








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