2016-03-19 10:36:00

Card. Parolin in Macedonia ricorda il dramma dei migranti


Il dramma dei migranti è stato al centro della prima giornata del card. segretario di Stato Vaticano Parolin in Macedonia. “Dovremmo sentire umiliante dover chiudere le porte, quasi che il diritto umanitario, conquista faticosa della nostra Europa, non trovi più posto” ha detto il poprorato invitato nel paese dalle autorità e dalla Chiesa locale. Oltre al presidente della Repubblica e al primo ministro macedoni, il card. Parolin ha incontrato il clero, le persone consacrate e la piccola comunità cattolica. Da Skopje ascoltiamo Iva Mihailova:


 
Vi porto il saluto e la benedizione di Papa Francesco con queste parole il cardinale Parolin si è rivolto ai cattolici della Macedonia riuniti nella cattedrale del “Sacro cuore di Gesù”. Il porporato ha elogiato la piccola comunità cattolica, appena 20 mila fedeli, definendola “piena di vita e dinamismo e incoraggiando i fedeli a proseguire sulla via “del dialogo ecumenico e interreligioso”. Parlando prima al clero e ai religiosi , il segretario di Stato li ha invitati ad essere testimoni coraggiosi e di “andare fuori” come ci esorta Papa Francesco, diventando “testimoni credibili” per la società macedone.  Nella prima giornata della sua visita a Skopje il segretario di stato ha inoltre incontrato le massime autorità dello Stato il presidente della Repubblica Gjorge Ivanov e il primo ministro ad interim Emil Dimitriev che hanno riconfermato il loro invito a Papa Francesco. Il cardinale ha anche inaugurato la nuova residenza vescovile di mons. Kiro Stoyanov, vescovo di Skopje e esarca apostolico. In tutte le occasioni il porporato non ha mancato di ricordare il dramma dei migranti in cui la Macedonia è direttamente coinvolta, auspicando “una soluzione umana e giusta”. ”L’Europa necessita di maggiore audacia e solidarietà e di meno individualismo nell’affrontare l’emergenza dei migranti” – ha detto il segretario di Stato. ”Non si possono lasciare soli– ha ribadito il cardinale – i paesi in prima linea che subiscono il flusso dei migranti, essi hanno bisogno di aiuto”.. Nella sua seconda giornata in Macedonia il segretario di Stato visiterà il campo profughi di Gevgelja.
 








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