2016-03-21 10:30:00

Twitter compie 10 anni. Giaccardi: i Papi sui Social per costruire ponti


Il 21 marzo di 10 anni fa, nasceva Twitter, uno dei più popolari social network, che conta oggi mezzo miliardo di utenti in tutto il mondo. Tra gli account più popolari c’è quello di Papa Francesco, @Pontifex, che ha superato i 27 milioni di follower. Sull’importanza delle Reti sociali e il ruolo che la Chiesa può avere in questi nuovi ambienti digitali, Alessandro Gisotti ha intervistato la prof.ssa Chiara Giaccardi, docente di sociologia e antropologia dei media all’Università Cattolica di Milano:

R. – Per me, è stato veramente emblematico lo sbarco – ed è anche significativo questo termine che dice di un ambiente sconosciuto che va antropizzato, in qualche modo – di Benedetto XVI su twitter, perché è stato un po’ un emblema di un gesto molto coraggioso che ha avuto anche un prezzo da pagare, perché nel momento in cui si apre una porta di interazione, è chiaro che entra un po’ di tutto. Però, questo coraggio, questo capire che le meravigliose invenzioni tecniche sono imprescindibili nella relazione con il mondo: questa è stata un’intuizione di tanti Pontefici che veramente ha fatto bene alla Chiesa ma soprattutto ha fatto bene ai media.

D. – Papa Benedetto ha appunto aperto l’account twitter@Pontifex tre anni fa, un testimone raccolto con successo da Francesco che ora è anche su Instagram. Qual è il contributo che sta dando il Pontefice, Francesco, agli abitanti del continente digitale?

R. – Io credo che ci sia un’eredità che ha raccolto da Benedetto XVI che nel suo messaggio per la 47.ma Giornata delle comunicazioni, dedicata proprio alle reti sociali, aveva posto come punto che è diventato imprescindibile, il non dualismo tra gli spazi esistenziali materiali e quelli digitali, dicendo appunto che le reti non sono mondi paralleli o virtuali, ma parte della realtà quotidiana di tante persone. E questa è stata veramente un’affermazione cardine, un punto di non ritorno nella riflessione sul ruolo di questi spazi digitali. Direi che Papa Francesco ha colto questa eredità e l’ha rilanciata in una maniera veramente efficacissima.

D. – In che modo si esprime, secondo lei, questa efficacia della presenza del Papa sui social network?

R. – Ci fa vedere cosa significa abitare questi spazi, che non vuol dire usare i social media come dei pulpiti da cui tuonare: infatti, alcuni sacerdoti li usano così e questo veramente ti dà un’impressione un po’ stonata, perché non è questo il modo di abitare questi territori. Mentre invece i tweet, anche, del Papa, di “Pontifex”, è una voce che risuona, che umanizza un ambiente e che risuona anche ben oltre gli ambiti e le cerchie delle persone che frequentano la Chiesa. Molti suoi tweet sono semplicemente “pregate per me”, per esempio, quindi, una richiesta di vicinanza; oppure, affermazioni che riguardano appunto la terra, i beni comuni, cose che possono essere condivise anche da persone che magari per altri aspetti sono lontane. E quindi questo creare ponti, appunto, questo convergere verso obiettivi che sono di tutti, che non sono mossi contro quelli di qualcun altro: questa credo che sia una presenza veramente incisiva, veramente fondamentale e veramente capace, appunto, di superare quei muri che poi creano disumanità, alla fine, che impoveriscono il nostro ambiente culturale, anche quello sociale.








All the contents on this site are copyrighted ©.