2016-03-21 17:42:00

Ultras Praga. Episodio grave a Roma ma nessuno ne parla


Ultras, problema enorme per lo sport

"Mi scopro nudo e impotente, commenta Carlo Nesti, giornalista e scrittore, davanti a quelle immagini. A distanza di giorni sento una voce dentro che grida misericordia ma confesso di non riuscirci". "Mi sconvolge vedere la gente intorno alla mendicante minacciata, molestata e derisa dagli ultras dello Sparta Praga su Ponte S'Angelo a Roma, prima della partita in Coppa con la Lazio, non muovere un dito. Certo... non sono fatti nostri, tengo famiglia, beh, complimenti a  loro". "Ma devo dire che anche le Forze dell'ordine non hanno mosso un dito". Nelle curve italiane "non ci sono più appassionati di calcio". "Succede che non ci sono più persone che vanno allo stadio per vedere la partita ma che hanno trasfornato quello di ultrà in un mestiere, in una professione che rende: non dimentichiamoci lo spaccio di droganelle curve". "Il calcio non c'entra più niente. Si tratta di occupazione di un territorio, porto franco, nel quale questa gente si muove. Una volta nelle curve andavano delle persone, magari più accalorate di altre, ma per una squadra di calcio". "Ora, questa è gente che per 90 minuti dà le spalle al campo perchè la partita non interessa più". 

Il caso Pantani e la giustizia 

"La verità in Italia quando viene a galla è troppo tardi. Arriva un secondo dopo la prescrizione". "Sul caso Pantani, si scopre, prosegue Nesti, che fu la camorra ad alterare il vedetto di Madonna di Campiglio. Ricordiamo che Pantani fu squalificato, rispetto alla normalità, per un centesimo in più di Epo. Ma in questi casi si sosprende la tappa, Pantani era al comando della classifica. Si prova, si riprova. Vengono esaminate le provette per capire se è una situazione di un attimo o no. Purtroppo questo non è avvenuto". "Sembra un film, ma la realtà è quella di una camera d'albergo dove non sono stati più trovati degli indizi, dei segni importanti, per capire come sono andate le cose". 

"Tori seduti" primo club ufficiale di tifosi disabili

L'associazione torinese "Tori Seduti" è il primo club di tifosi diversamente abili. Primi in Europa a costituirsi in un club. Poi sono arrivate Lazio, Avellino e Arsenal. "Con la società del Torino, spiega il presidente Andrea Bachis, c'è un rapporto diretto per la gestione degli accrediti dei ragazzi disabili e loro accompagnatori. Con i giocatori del Toro un rapporto di cortesia. Lo stadio 'Olimpico' di Torino è considerato lo stadio più accessibile d'Italia. (intervista di Davide Capano). 

 








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