2016-03-24 20:02:00

Karadzic condannato a 40 anni di carcere per genocidio


Radovan Karadzic, dopo 12 anni di latitanza e 6 anni di processo a suo carico, è stato riconosciuto colpevole del reato di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità e di altri 10 capi d’accusa per quanto accaduto a Srebrenica  durante la guerra dell’ex Jugoslavia. Il  Tribunale penale internazionale dell’Aja lo ha condannato a 40 anni di carcere. Cecilia Seppia:

Finalmente l’eccidio di Srebrenica, il più grave episodio avvenuto in Europa dopo l’Olocausto, ha un suo responsabile. Radovan Karadzic, 70 anni, psichiatra divenuto nel corso della guerra dell’ex Jugoslavia leader dei serbi di Bosnia, è stato riconosciuto colpevole dal Tribunale dell’Aja del reato di genocidio e condannato a scontare una pena di 40 anni di carcere. Il massacro di Srebrenica, risale al luglio del 1995, quando circa 8000 musulmani bosniaci - comprese donne e bimbi - furono trucidati nel giro di pochi giorni da unità dell’esercito serbo. Per la Corte, Karadzic, è anche responsabile di omicidio e persecuzione di civili durante il lungo assedio di Sarajevo, durato 44 mesi in cui morirono quasi 10mila persone. A questi reati si aggiunge quello di “presa di ostaggi” relativo al sequestro di 284 caschi blu dell’Onu usati come scudi umani. Con lui, condannato anche Ratkto Mladic, suo braccio militare, e altri 3, per impresa criminale congiunta. Giustizia fatta per le famiglie delle vittime, ma il legale dell’ex leader ha già annunciato che presenterà appello. 

 

 

 








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