2016-03-24 14:30:00

Sudan: epidemie nel campo profughi del Nord Darfur


I servizi idrici e sanitari nei campi del Nord Darfur non sono in grado di far fronte al fabbisogno degli sfollati recentemente sfuggiti dagli scontri nel campo Jebel Marra. Secondo le cifre delle Nazioni Unite, si tratta di oltre 100 mila persone arrivate solo questa settimana. Tra le conseguenze del sovraffollamento e della precarietà di acqua sta dilagando una epidemia di congiuntivite tra i bambini, in particolare i profughi nel campo di Kabkabiya, che sono anche privi di farmaci e cure mediche. 

Mancano le struttre sanitarie
Un attivista ha riferito all’emittente Radio Dabanga che l’infezione è comparsa da una settimana, non ci sono strutture sanitarie e la gente per essere curata è costretta a raggiungere l’ospedale locale dell’United Nations–African Union Mission in Darfur (Unamid). “I medici sono in grado di assistere solo 15 pazienti al giorno, tra tutti i malati che arrivano fino a lì” riferisce la fonte.

L'approvvigionamento dell'acqua la sfida principale
Nel presidio Unamid a Sortony, nella zona sud della città di Kabkabiya, oltre 60 mila nuovi sfollati da Jebel Marra continuano ad ammalarsi con il conseguente proliferare di virus e batteri. L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha riferito che, a Sortony, l’approvvigionamento all’acqua rimane la sfida principale. Attualmente, il numero totale dei nuovi profughi da Jebel Marra è 110,273, di questi circa il 95% hanno trovato riparo nei campi profughi nel Darfur settentrionale. Sortony continua ad essere il più grande ricettore di sfollati, finora ne sono stati segnalati 62,192. Altri 36 mila hanno trovato rifugio nel campo di Tawila. Circa 3 mila a Kabkabiya. (A.P.)








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