2016-03-31 14:00:00

Vescovi indiani: appello al governo per la liberazione di padre Tom


La conferenza episcopale indiana (Cbci) lancia un appello al ministero degli Esteri di New Delhi, perché faccia “tutto il possibile” per assicurare la salvezza e il rilascio di padre Tom Uzhunnalil, il salesiano sequestrato da un commando estremista ai primi di marzo. In una lettera ufficiale indirizzata al ministro Sushma Swaraj e ripresa dall'agenzia AsiaNews, i vescovi auspicano un “intervento urgente” del governo per conoscere “la vera sorte” del sacerdote. I presuli, che fin dai primi giorni del sequestro si erano rivolti al Primo ministro e alle massime cariche dello Stato, chiedono inoltre di adottare “tutti i mezzi possibili” per ottenerne la liberazione. In risposta, un funzionario di primo piano del dicastero ha assicurato che il ministro riceverà a breve una delegazione dei vescovi e condividerà tutte le “informazioni disponibili e pertinenti” la liberazione del sacerdote. 

Ancora nessuna notizia sulla sorte del sacerdote indiano
Dal 4 marzo scorso padre Tom Uzhunnalil è nelle mani del gruppo jihadista, con tutta probabilità legato al sedicente Stato islamico (Is), che ha assaltato una Casa di riposo per malati e anziani delle missionarie della Carità ad Aden, nel sud dello Yemen. Nell’attacco sono state massacrate quattro suore di Madre Teresa e altre 12 persone, presenti all’interno della struttura. Finora non vi sono state notizie ufficiali sulla sorte del 56enne sacerdote nato a a Ramapuram, vicino a Pala (Kottayam, Kerala), da una famiglia profondamente cattolica. Suo zio Matteo, morto lo scorso anno, anch’egli salesiano, è il fondatore della missione in Yemen.  padre Tom si trovava in Yemen da quattro anni.

Il governo indiano si sta impegnando per avere notizie su padre Tom
Nella lettera inviata dai vescovi, a firma del vice-segretario generale mons. Joseph Chinnayyan, si sottolinea che il quartier generale Cbci a Delhi è in “contatto costante” con il governo, il quale si sta impegnando in modo “serio e sincero” per avere notizie di padre Tom. Tuttavia, nonostante lo sforzo profuso ad oggi non vi è alcuna “risposta definitiva” sul luogo in cui è detenuto o il motivo per cui è stato sequestrato dai miliziani del sedicente Stato Islamico. 

I vescovi continuano a pregare per la salvezza del sacerdote
​Condannando le voci che si sono diffuse la scorsa settimana in merito a una presunta crocifissione di padre Tom, i vescovi sottolineano inoltre che è “interesse” del “nostro Paese aumentare gli sforzi per verificare la veridicità” di queste “voci inquietanti”. Ringraziando per l’impegno mostrato anche dal Vaticano, attraverso i suoi canali diplomatici, per avere notizie del salesiano, i vescovi invitano a continuare a pregare per la salvezza del sacerdote. (R.P.)








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