2016-04-01 07:51:00

Si dimette ministro Guidi dopo intercettazione compromettente


La ministra dello Sviluppo economico, Federica Guidi, si è dimessa ieri sera in seguito alle polemiche su una telefonata intercettata con il suo compagno, l’imprenditore Gianluca Gemelli, indagato dalla Procura di Potenza nell’ambito di una inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti legati alle estrazioni petrolifere in Basilicata. Il servizio di Giampiero Guadagni:

Certa della correttezza del mio comportamento lascio per una questione di opportunità politica. Così la ministra Federica Guidi annuncia le sue dimissioni in una lettera inviata al premier Renzi. Che dagli Stati Uniti risponde: rispetto e condivido la tua scelta sofferta. Scelta giudicata un atto dovuto dalle opposizioni. Lega e 5 Stelle chiedono le dimissioni anche di Renzi e della ministra Boschi, citata nella telefonata del novembre 2014 nella quale la Guidi garantiva al suo compagno Gianluca Gemelli il via libera ad un emendamento alla legge di Stabilità che andava incontro ai suoi interessi imprenditoriali.  La vicenda si inquadra nell’inchiesta della Procura di Potenza sulla gestione dei rifiuti nel centro Eni in Val d’Agri, che ha portato all’arresto di sei persone. Due i filoni di indagine: il primo su presunti illeciti nella gestione dei rifiuti petroliferi, il secondo sull’affidamento di appalti per le infrastrutture di supporto all’impianto di Tempa Rossa. In questo filone è indagato appunto Gianluca Gemelli, accusato di traffico di influenze politiche  illecite.  Intanto, l’Eni ha annunciato di avere sospeso la produzione di petrolio nello stabilimento della Val d’Agri. 

 








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