I vescovi dello Zambia sono preoccupati per il clima di crescente violenza che sta segnando il Paese con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del prossimo 11 agosto e ed esortano i partiti politici e candidati al dialogo.
Convocato un incontro con i leader politici per fermare le violenze
Notizie di scontri e incidenti tra i militanti del
Partito unito per lo sviluppo nazionale (Upnd) al potere e le formazioni dell’opposizione
sono all’ordine del giorno. Per fermare questa spirale, su invito del presidente Edgar
Lungu, la Conferenza episcopale (Zec) ha organizzato in questi giorni un incontro
con i dirigenti dei diversi partiti. I partecipanti sono pervenuti ad un accordo circa
la necessità di modificare l’attuale normativa sull’ordine pubblico, con riferimento
all’azione delle forze di polizia, spesso accusate dall’opposizione e dalla società
civile di parzialità e di reprimere la libertà di espressione e riunione. Inoltre,
essi hanno riconosciuto che le violenze non sono attribuibili solo a una parte politica
e che il governo non fa abbastanza nell’azione di prevenzione dei disordini.
Le Chiese sorveglieranno il processo elettorale
Da parte sua, dopo l’incontro, la Conferenza episcopale
ha avvertito che riterrà i leader politici responsabili di qualsiasi atto di violenza
politica e ha annunciato la costituzione di un “gruppo di sorveglianza” formato dalle
Chiese cristiane che controllerà il corretto svolgimento del processo elettorale.
“Saremo vigilanti su tutto quello che i politici dicono e ogni volta che diranno una
cosa contraria al loro impegno, convocheremo una riunione per chiedere chiarimenti”,
ha dichiarato la Zec. (L.Z.)
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