Un appello al “dialogo” ed alla “leale cooperazione” è stato lanciato dalla Conferenza episcopale dell’Ecuador (Cec), al termine della sua 139.ma Assemblea plenaria, svoltasi a Quito dal 4 all’8 aprile. Nel messaggio finale dei lavori, i presuli ribadiscono la necessità di affrontare, “in modo efficace e con senso di responsabilità”, la situazione critica in cui versa il Paese, in particolare nel settore sociale ed economico.
Preoccupazione per la crisi socio-economica del Paese
“Siamo preoccupati – sottolinea la Cec – per l’impatto che tale situazione potrà avere
sulla vita della popolazione, soprattutto sui giovani colpiti dalla droga, sulle donne
ed i bambini vittime del traffico di esseri umani e su tutte le persone vulnerabili
a causa dell’insicurezza e della disoccupazione”. Guardando, inoltre, alle elezioni
presidenziali in programma nel 2017, i vescovi mettono in guardia da una campagna
elettorale “caratterizzata dall’esasperazione degli scontri politici” ed esortando
al dialogo ribadiscono la missione della Chiesa: “Essere una testimonianza viva di
verità e libertà, di pace di giustizia, affinché la popolazione sia incoraggiata
da una nuova speranza”.
Dolore per i cristiani perseguitati nel mondo
Poi, lo sguardo della Cec si allarga ai cristiani perseguitati nel mondo: “Condividiamo
il profondo dolore per le tribolazioni e la drammatica situazione dei nostri fratelli
nella fede in varie parti del mondo - scrivono i vescovi – Li teniamo sempre presenti
nella mente e nel cuore ed invochiamo il Signore affinché conceda loro la forza necessaria
e la consolazione della fraterna e concreta sollecitudine di tutta la Chiesa”, in
modo che la loro testimonianza “rafforzi la fedeltà di tutti i battezzati”.
I frutti della visita del Papa a luglio 2015
Uguale forza e sostegno nella fede i presuli invitano a ritrovarli nei frutti della
visita di Papa Francesco nel Paese, svoltasi a luglio 2015. “Vi esortiamo a rivedere
ed a far fruttare la ricchezza dei messaggio che il Santo Padre ci ha lasciato – scrivono
i vescovi – Ciò ci rafforzerà nella fede, rinnoverà le nostre famiglie e farà crescere
la nostra società nella solidarietà, nella gratuità e nella sussidiarietà”.
Giubileo della Misericordia, iniziativa provvidenziale
Altro tema centrale affrontato dalla Chiesa ecuadoriana è stato il Giubileo straordinario
della Misericordia, in corso fino al 20 novembre. I vescovi si dicono grati al Papa
per aver indetto “questa provvidenziale iniziativa” e ricordano l’importanza di impegnarsi
nelle opere di misericordia, nella “generosa attenzione al Sacramento della Riconciliazione”
e “nello sviluppo di un atteggiamento più accogliente in tutto il popolo cristiano”.
Amoris laetitia per riscoprire la bellezza del piano di Dio sul matrimonio
Un ulteriore ringraziamento viene rivolto al Pontefice anche per la sua Esortazione
apostolica post-sinodale “Amoris laetitia” nella quale è possibile “riscoprire la
bellezza del piano di Dio sul matrimonio, il dono della famiglia per la società e
la promozione di molteplici iniziative per la cura dei nuclei familiari nel contesto
dei problemi attuali”. Infine, i vescovi invocano l’intercessione della Vergine Maria
su tutto il Paese. (I.P.)
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