2016-04-12 19:14:00

Ok della Camera al nuovo Senato. Ora la parola ai cittadini


Con 361 voti favorevoli, sette contrari, due astenuti, in un’aula semivuota perché abbandonata dalle opposizioni, la Camera ha votato in via definitiva la riforma costituzionale Renzi-Boschi. Finisce il  bicameralismo perfetto. “Oggi è una data storica, l’Italia è il paese più stabile d’Europaè stato il commento del premier Renzi da Teheran.  Soddisfatta il ministro Boschi. La riforma sarà sottoposta a referendum. Paolo Ondarza:

Il sospirato sì definitivo in sesta lettura da parte della Camera alla Riforma costituzionale è arrivato. Maggioranza compatta  in un emiciclo abbandonato  dalle opposizioni:  5 Stelle, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Sinistra Italiana. La parola definitiva spetta ai cittadini chiamati ad esprimersi nel referendum confermativo di ottobre. Su questo ha detto Renzi  il  governo “si gioca tutto, ma i cittadini voteranno per cambiare”. Ecco le principali novità: il senato non sarà eletto direttamente dai cittadini e non avrà più la prerogativa di approvare le leggi. Si passa da 315 a 100 senatori rappresentanti regioni e comuni. 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 nominati dal capo dello Stato. I consigli regionali eleggeranno i nuovi senatori sulla base delle preferenze espresse dagli elettori durante le consultazioni regionali. I senatori non percepiranno indennità aggiuntive, ma godranno di immunità parlamentare. Solo la Camera potrà votare la fiducia al governo e svolgere funzione legislativa. L’iter sarà il seguente: la Camera approva una legge, il Senato la esamina e suggerisce modifiche, ma la Camera potrà non tenerne conto. Solo per  le leggi di revisione costituzionale occorrerà il sì di entrambi i rami.  








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